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Domenica, 28 Aprile 2024
Roma

Computer a cinque euro, gioielli a due: vi porto nei mercati della "monnezza"

Centinaia di clienti "alla ricerca dell'affare" affollano i suq abusivi che vendono merce usata, lercia e malridotta. E i blitz delle forze dell'ordine non riescono a fermarli

Tappeti e lenzuola stesi nel verde, o sui marciapiedi. Sopra c’è di tutto: decine di scarpe logore e lerce, abiti usati, collane ed orecchini. Più in là qualcuno vende peluche consunti e stropicciati e giocattoli per bambini: trottole, macchinine, cavallucci a dondolo, bambole. C’è poi un banco completamente dedicato all’elettronica: vecchi tablet e telefoni, macchine fotografiche e stereo. Elena cerca un paio di scarpe numero 41 per suo figlio. "Il negozio è troppo caro", spiega mentre guarda decine di calzature posate sui teli. Accanto una coppia di anziani italiani è interessata ad alcuni oggetti per la casa. Parte la contrattazione per un vassoio piuttosto kitsch. Venti, diciotto, poi quindici euro. La richiesta del venditore è troppo alta. I due rinunciano. L'uomo dietro al banco li insegue con l'articolo in mano: "Lo metto dieci" dice. Ma il prezzo è considerato ancora fuori budget e "l'affare" non si chiude. 

C’è chi guarda e passa, chi invece osserva bene gli articoli ai quali è interessato prima di intraprendere una lunga contrattazione da pochi euro con i venditori. Perlopiù persone di origine rom che nelle loro bancarelle vendono merce trafugata dai cassonetti, trovata in strada o durante le attività di svuotacantine. Numerose le donne che intanto cercano qualcosa di carino da indossare come accessorio: collane, orecchini e bracciali. Due euro il prezzo massimo per ogni pezzo. C’è anche chi fruga tra una montagna di vinili sperando di trovare qualcosa di interessante. Le scene sono identiche in ogni mercatino del rovistaggio. Sui teli ci sono anche generi alimentari confezionati - come pasta, tonno e passata di pomodoro - oltre che articoli per l’igiene personale e la cosmetica.

I mercati abusivi di Roma

Benvenuti nei mercatini della "monnezza" di Roma. Ogni giorno, dal centro della città alla periferia, richiamano centinaia di espositori e clienti, italiani e stranieri, giovani e meno: tutti alla ricerca di oggetti acquistabili spendendo pochi spicci. E poco importa se pescato in mezzo al ciarpame sporco e maleodorante. Sono numerosi i suq del rovistaggio nella Capitale. Fissi e saltuari, spesso paralleli ai mercati rionali dei vari quartieri. 

Si fa invece addirittura la fila per entrare al Mercato Integrato di via Ardeatina, "l’unico regolare della città" tiene a sottolineare l'associazione che lo gestisce. Nato come suq abusivo, non senza proteste da parte dei residenti della zona, ora ha 135 postazioni fisse sotto ai gazebo, una parte scoperta ed un immenso parcheggio che accoglie centinaia di visitatori il mercoledì, il sabato e la domenica. 

Il Mercato Integrato - Panoramica

Tra i clienti ultimamente anche tantissimi anziani, italiani. Le pensioni minime purtroppo non bastano allora per vestirsi, per avere un paio di scarpe questo è il posto che reputano giusto. Tante volte nemmeno devono cacciare soldi, semplicemente scambiano con qualcosa che avevano a casa e non utilizzano più.

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