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Giovedì, 28 Marzo 2024
Ambiente

Centrali a carbone: "In Europa 22 mila morti l'anno"

L'allarme lanciato da uno studio dell'Università di Stoccarda, commissionato da Greenpeace: bandiera nera per la Polonia, dito puntato contro Enel

L'inquinamento a carbone in Europa provoca più di 22 mila morti ogni anno. Questo l'allarme lanciato dall'Università di Stoccarda in uno studio commissionato da Greenpeace. Lo studio ha messo in evidenza come l'inquinamento atmosferico provocato dalle centrali elettriche a carbone provochi più morti rispetto agli incidenti stradali in Polonia, Romania, Bulgaria e Repubblica Ceca. In Italia nel 2010 si attribuiscono al carbone 521 morti premature e la perdita di circa 117 mila giornate di lavoro.

Per il nostro Paese Greenpeace punta il dito contro Enel: "Alla produzione della grande multinazionale elettrica italiana è riferibile una stima in tutta Europa di 11 mila 660 anni di vita persi nel 2010. Enel è la quinta peggiore compagnia a livello europeo in termini di impatti sulla salute e la quarta se si considerano gli impianti da realizzare e in via di sviluppo" conclude l'associazione ambientalista.

Secondo i dati elaborati sulle 300 centrali europee, dal carbone proviene un quarto di tutta l'elettricità generata nell'Ue, ma questo combustibile è responsabile di più del 70% delle emissioni di diossido di zolfo e di più del 40% di ossido di azoto, oltre che dell'emissione di polveri sottili e altri inquinanti fra cui il mercurio e un quarto delle emissioni di CO2 europee. Così aumentano gli attacchi di cuore e tumori ai polmoni, che si aggiungono ad asma e altre malattie respiratorie di adulti e bambini.

Una situazione destinata ad aggravarsi: attualmente sul territorio europeo sono in costruzione o in programma altre 50 centrali a carbone, che farebbero salire il conto dei morti di altre 5 mila unità.

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