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Venerdì, 29 Marzo 2024
Ambiente

Federica, che lotta come Greta per l’ambiente: “Ecco perché ora bisogna passare all’azione”

Ventiquattro anni, laureanda in Scienze biologiche e portavoce del movimento romano dei Fridays for Future, Federica Gasbarro ha partecipato al Youth Summit sul clima dell’Onu. L’abbiamo intervistata in occasione del terzo Global Strike for Climate

Un anno fa, nell’agosto 2018, Greta Thunberg sedeva sola davanti al Parlamento svedese con il cartello Skolstrejk för klimatet (Sciopero scolastico per il clima). Tredici mesi appena e Greta non è più sola: dietro di lei c’è un movimento globale, composto da giovani, che sta smuovendo il mondo. Un esempio seguito da tanti anche in Italia, dove oggi gli studenti (e non solo) scendono in piazza per il clima. Tra di loro c’è Federica Gasbarro, 24enne portavoce del movimento romano dei Fridays for Future, il movimento internazionale di protesta ispirato dall’attivismo di Greta. Federica, nata ad Avezzano e residente a Roma, dove si sta laureando in Scienze Biologiche, è l’unica italiana ad essersi aggiudicata il “Green Ticket” per partecipare al primo Youth Climate Change Sumit dell’Onu.

La scorsa settimana è volata (con un volo carbon neutral) a New York per presentare al "palazzo di vetro" un progetto contro il riscaldamento neutrale. "Si tratta di un fotobioreattore anulare", spiega a Today. "Una sorta di acquario popolato da microalghe attualmente sfruttato dalle industrie per le caratteristiche di queste ultime nel produrre numerosissimi composti bioattivi come polisaccaridi, amido, proteine, acidi grassi, enzimi, carotenoidi, tossine, steroli; costituiscono potenzialmente una rilevante fonte di geni per percorsi di biosintesi particolari, a volte unici. Potrebbero essere però sfruttate per la loro capacità di assorbire CO2 e rilasciare O2, lo fanno per vivere e ad un ritmo di molto maggiore rispetto agli alberi. In più occupano pochissimo spazio".

Giovanissima, Federica racconta di essere sempre interessata all’ambiente grazie alla sua famiglia. “Mi hanno educata nel rispetto dell’ambiente che ci circonda – dice – Con l’università ho avuto modo di approfondire queste tematiche in modo tecnico dal punto di vista ecologico e ambientale”. L’attenzione per queste tematiche l’ha portata a interessarsi ai primi scioperi studenteschi per il clima, fino a diventare portavoce di Fridays For Future a Roma, contribuendo anche ad organizzare la manifestazione per il clima lo scorso aprile a Roma, alla quale ha partecipato anche la stessa Greta Thunberg. Le due si sono rincontrate al summit di New York.

In poco più di un anno, il messaggio di Greta è riuscito a suscitare una reazione mondiale incredibile. Come mai secondo te? Qual è la forza di questo messaggio?

La chiave di volta è stata il fatto che a portare alla luce questa tematica è stata una ragazza piccola preoccupata del suo futuro. La forza del messaggio è il silenzio, la sofferenza, l’amore. Non la violenza o la partiticità.

Cosa pensi della politica ambientale italiana oggi?

Posso rispondere di cosa penso della politica ambientale globale che dove più, dove meno è praticamente uguale. Piccoli passi sono stati fatti ma è urgente che si faccia di più! Non abbiamo tempo! Bisogna passare dall’ambizione all’azione.

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Cosa fai nel quotidiano per rispettare l’ambiente? Da dove può partire “praticamente” una persona che decide di avere più cura dell’ambiente per cambiare le proprie abitudini?.

È molto semplice. Basta guardarsi intorno e chiedersi “questi oggetti con cosa posso sostituirli? Ci sono oggetti identici ma green?” e a quel punto cercarli. Su internet si trovano praticamente tutto. Pian piano anche i prezzi stanno scendendo perché la loro richiesta sale ed è esattamente ciò che ho fatto e continuo a fare io. Limitare poi per quanto possibile e in base alla propria condizione fisica/di salute, l’uso di carne. Infine informarsi, perché solo capendo il problema riusciremo ad agire in modo da non avere una grande impronta di carbonio. Altrimenti ci stufiamo subito, succede. È normale.

Perché Greta e in generale i giovani che si preoccupano dell’ambiente vengono a volte fortemente attaccati? Cosa pensi di chi vi definisce “gretini”?

Penso che viviamo in un paese libero e ognuno possa esprimere la propria idea. Va bene essere attaccati o definiti gretini. Magari tra le critiche c’è qualcosa di costruttivo però mi sento di dire che oltre a questo sarebbe bello se anche loro iniziassero a fare qualcosa nel loro piccolo. Ci sta che non piacciamo a molti perché è nella natura delle cose, però se potessi vorrei dire loro: “Non fossilizzatevi solo su questo fatto. Unitevi ad altri gruppi, ascoltate altri movimenti o associazioni, basta che fate ciò che la scienza e il pianeta implorano. Fatelo per i vostri figli”.

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Sciopero per il clima, studenti in piazza: manifestazioni da Nord a Sud

Migliaia di studenti sono scesi in piazza oggi in più di cento città italiane per il terzo sciopero globale per il clima.

A Roma e Milano i cortei più grandi e partecipati. Circa 200mila le persone nella Capitale, secondo gli attivisti, dietro allo striscione “Il nostro futuro vale più dei vostri profitti”, che ha aperto il corteo. A Milano la manifestazione ha preso il via a largo Cairoli, con un lungo corteo che si snoda per le strade cittadine fino a piazza Duomo, con delle tappe in diversi luoghi simbolici della città (ad esempio l’agenzia delle entrate di via Manin: i manifestanti in presidio chiedono una riconversione ecologica che non “pesi” sulle fasce deboli della popolazione). 

Sciopero per il clima: studenti in piazza in tutta Italia (Ansa)

Cortei anche a Napoli, Torino, Palermo (dove si sono registrati momenti di tensione quando una trentina di ragazzi vestiti di nero ha interrotto la manifestazione al Politeama e creato il caos: in mano avevano le bandiere tricolore e quelle del gruppo di destra Lotta Studentesca).

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