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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ambiente Cagliari

Furti di sabbia, la stagione è già iniziata: "Sardegna depredata"

Alcuni turisti pensano di potersi portare a casa un ricordino dell'isola: a Elmas sono già state bloccate circa cento persone 

Inciviltà, ignoranza, disprezzo di regole e buonsenso: sono ricominciati (non sono mai finiti, in realtà), i furti di sabbia in Sardegna. 

Alcuni turisti pensano di potersi portare a casa un ricordino dell'isola: lo scorso weekend all'aeroporto di Elmas sono state bloccate circa cento persone con in valigia bottigliette e sacchetti pieni di sabbia.

I cartelli di divieto, le campagne di informazione su stampa e social: nulla ferma i furbetti della sabbia. Dai mitici "granelli di quarzo" di Is Arutas fino alla sabbia di Villasimius, le spiagge della Sardegna non hanno pace.

Furti di sabbia in Sardegna

Non sono principalmente gli italiani, ma soprattutto i turisti tedeschi e olandesi a cercare di imbarcare la sabbia dentro scatole oppure buste o bottiglie. La multa prevista in questi casi arriva fino a tremila euro.

Nell'arco di un anno vengono recuperate negli scali sardi tonnellate di sabbia, sassi e conchiglie.

Quella che regolarmente viene documentata dalla pagina Facebook "Sardegna rubata e depredata" è una vergogna di cui si parla pochissimo.

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