Nella giornata della Terra #Chiinquinapaghi

Il 22 aprile si celebra l'Earth Day, un momento per poter ricordare le bellezze del pianeta e gli sforzi che si fanno per poterle preservare: "L’Earth Day ci aiuta ad accendere un faro su ciò che è stato fatto, di giusto e di sbagliato, ma soprattutto sulla lunga strada che si deve percorrere. Importante sarà rafforzare la sensibilità ambientale dei cittadini, veri protagonisti del cambiamento di rotta, partendo dall’insegnamento delle buone pratiche nelle scuole" ha affermato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.

Ma ancora e soprattutto nel nostro Paese, nonostante le buone pratiche, molti delitti contro ambiente e salute rimangono impuniti. Poco tempo fa la Camera ha approvato l'inserimento dei alcuni delitti contro l’ambiente nel Codice penale. Adesso manca soltanto il sì del Senato.

Un passo che per Legambiente sarebbe una vera e propria 'riforma di civiltà': "Ogni anno in Italia si contano oltre 30 mila reati contro l’ambiente, un’attività che frutta a chi delinque distruggendo la speranza di un futuro migliore, oltre 16 miliardi di euro - ha spiegato la direttrice generale Rossella Muroni -  Serve subito una nuova e più efficace forma di lotta contro le ecomafie, uno strumento decisivo per aiutare le forze dell’ordine ad assicurare alla giustizia i colpevoli di ecocidio e a impedire nuove situazioni drammatiche come quella della Terra dei fuochi, di Quirra o della Valle del Sacco”.

Per questo in occasione dell’Earth day Legambiente è tornata a fare pressione sul Parlamento per approvare al più presto il provvedimento "necessario a rendere più efficace il contrasto all’illegalità ambientale, adeguando il nostro codice penale anche alla normativa europea in materia". E' stato lanciato anche l'hashtag #chiinquinapaghi in modo da diffondere l'appello anche attraverso i social network.