La Pianura Padana soffoca, fra Torino e l'Adriatico si muore di più
E' una delle aree più inquinate d'Europa e del mondo. Qui vivono quasi 24 milioni di abitanti: "La situazione sanitaria è allarmante". Per questo il Movimento 5 stelle ha presentato una risoluzione alla Camera per chiedere, tra i vari interventi, il divieto a nuovi impianti industriali "a combustione"
La Pianura Padana soffoca. In Pianura Padana si muore più che in altre parti d'Italia. Parliamo di un'area, tra le più inquinate d'Europa e del mondo, in cui vivono quasi 24 milioni di persone. Quattro regioni, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, che non operano in modo sistemico. Ogni nuova industria è un segno più, e tanto basta per fregarsi le mani di un comparto, dopo anni di crisi, finalmente in lenta crescita.
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Ma a quale costo? A livello sanitario "altissimo". La denuncia arriva dal Movimento 5 stelle che ha presentato una risoluzione (primo firmatario Mirko Busto) alla Camera "per individuare interventi strutturali idonei a fronteggiate la grave situazione di inquinamento atmosferico". Le richieste dei grillini sono semplici:
La pubblicazione dei dati d'inquinamento aggiornati nei vari comuni; i dati di emissione aggiornati di tutti gli impianti presenti, sia industriali che energetici che riguardanti il ciclo dei rifiuti; nuovi studi sanitari ed epidemiologici con il coinvolgimento dell'Istituto Superiore della Sanità.
Fino a quel momento, l'unica strada percorribile per non aggravare una situazione ormai vicina al collasso è una sorta di moratoria alla nascita di nuovi siti industriali: in pratica, finché la dimensione del problema non sarà nota, la proposta è di vietare le autorizzazioni di ulteriori impianti che comportino la combustione", con specifico riferimento alle emissioni da ossidi di azoto e di particolato". Non solo nuovi impianti, però: nella proposta c'è anche il divieto di ampliamento o modifica di quelli esistenti "ad esclusione degli interventi finalizzati alla loro riconversione o revamping che perseguano standard ambientali più elevati comprovati da una valutazione basata sul ciclo di vita".
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