rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Ambiente&Veleni

Brescia come Napoli: la protesta contro il biocidio

Realtà ambientaliste e comitati cittadini si sono dati appuntamento per sabato 10 maggio per una protesta contro tutte le problematiche ambientali della città: acqua contaminata da cromo, veleni nei cibi, amianto e sfratti per costruire la Tav

Di stop al biocidio abbiamo sentito parlare spesso: un'espressione usata da movimenti che il 16 novembre scorso avevano 'invaso' Napoli per una protesta che chiedeva di far fronte alle diverse emergenze ambientali della zona. Adesso la stessa espressione la usano le realtà ambientaliste e i comitati cittadini bresciani per descrivere la loro situazione e scendere in piazza. "In questi mesi di lavoro abbiamo cercato di costruire una piattaforma che contenga tutte le principali criticità di Brescia e provincia" scrivono gli organizzatori che sottolineano come la città sia diventata un luogo in cui lentamente si sta consumando un biocidio che coinvolge terre, acqua e ovviamente salute dei cittadini.

IL BIOCIDIO NEL NORD - Per questo è stata scelta l'espressione biocidio: "Quello che succede qui sembra quello che sta succedendo a Napoli. Insomma quest'espressione calza a pennello anche per noi" ci spiega Stefania della Rete antinocività di Brescia, realtà sotto la quale si sono raggruppati comitati ambientalisti, cittadini privati e movimenti per il diritto alla casa.

"Ci siamo accorti che nella nostra città oltre a esserci forti criticità ambientali c'è anche il problema della casa. A Brescia è difficile vivere, sia perché acqua, aria e terre sono inquinate sia perché c'è una forte emergenza abitativa: ogni giorni i movimenti che si occupano di questo si ritrovano a bloccare due o tre sfratti esecutivi e con la crisi la situazione è peggiorata" continua Stefania.

UNA STORIA 'INQUINATA' - L'ex polo industriale della Caffaro ha inquinato dagli anni settanta una zona a un chilometro dal centro cittadino. La situazione è arrivata al punto che il sindaco Emilio del Bono aveva vietato l'accesso ai parchi pubblici, a causa delle alte concentrazioni nel terreno di pcb, sostanza altamente tossica.

Alcune analisi hanno ritrovate tracce della sostanza tossica anche nel latte materno delle neomamme. Inoltre i dati dell'Asl cittadina sull'incidenza dei tumori sulla popolazione sono allarmanti: quasi 10mila morti nel 2012 e la quota dei decessi per cancro che diventa la prima causa di morte tra gli uomini (il 39,5% del totale) e la seconda tra le donne, il 28,7%.

Poi c'è l'acqua: da poco un'ordinanza comunale ha 'chiuso' i rubinetti di una parte periferica della città. Alcune analisi hanno evidenziato elevate tracce di cromo: a fronte di un limite fissato in 50 microgrammi/litro, è risultato presente in una concentrazione pari a 65.

L'amianto, la fibra killer, è un'altra delle criticità della città: circa 8mila i tetti ancora da bonificare nella provincia, nonostante le diverse segnalazioni dei cittadini (obbligatorie dal 2003 per non incorrere in sanzioni amministrative dai 100 ai mille euro).

Infine da questa città passano due nuove grandi opere costruite in vista dell'Expo2015: la nuova autostrada che collegherà Milano-Bergamo-Brescia (Brebemi) e la nuova linea dell'alta velocità. Poco tempo fa, proprio per portare avanti la costruzione dei binari del treno, diverse famiglie sono state sfrattate dalle loro case, nonostante avessero ricorso al Tar.

L'obiettivo della protesta è quella di mettere sotto un'unico slogan tutte queste problematiche e fare in modo che amministrazione comunale e governo nazionale si impegnino per poterle risolvere: "Insomma per noi stop al biocidio nella nostra città significa salute, casa e dignità per tutti" conclude Stefania.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Brescia come Napoli: la protesta contro il biocidio

Today è in caricamento