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Martedì, 23 Aprile 2024
Ambiente

Amianto, la mappatura in Italia non è ancora finita (e non viene pubblicizzata)

Ogni anno in Italia muoiono a causa dell'esposizione a questo minerale circa 3mila persone. Lo Sportello Amianto Nazionale ha condotto un approfondito studio sullo "stato dell’arte" della Mappatura Amianto sul territorio Italiano: poche luci e tante, troppe ombre

L'amianto è un killer silenzioso, ogni anno in Italia muoiono a causa dell'esposizione a questo minerale circa 3mila persone, di cui più di mille a causa del mesotelioma, il tumore dei polmoni che non lascia scampo.  Dal 1992 in Italia è vietata qualsiasi attività di estrazione, commercio, importazione, esportazione e produzione di amianto. Non è ovviamente bastato a risolvere il problema, perchè ne restano nell’ambiente cinque quintali per ogni cittadino, più di 30 milioni di tonnellate.

Sportello Amianto Nazionale

Lo Sportello Amianto Nazionale ha condotto un approfondito studio sullo "stato dell’arte" della Mappatura Amianto sul territorio Italiano; in 26 anni si sono susseguite una serie di normative che determinavano come e chi dovesse svolgere la mappatura e il censimento dei manufatti in cemento amianto. E' importante contestualizzare ciò che gli enti pubblici preposti e le amministrazioni Nazionali , Regionali e Locali , ognuna coinvolta in questo processo hanno fatto sino ad ora.

"Rendere pubblici tutti i dati"

"In base alle oramai consolidate leggi sulla trasparenza della Pubblica Amministrazione - dicono dallo Sportello Amianto Nazionale - proprio per accertare che il lavoro commissionato ad ogni singolo attore , normato con precise direttive e sovvenzionato con opportuni fondi pubblici sia stato fatto bene e abbia riaggiunto lo scopo preposto, tutti i dati relativi ai censimenti ed alle mappature devono essere di dominio pubblico e costantemente attualizzati".

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Uno studio che parte dal basso

E' uno che studio parte dal basso, non basandosi sui dati del Ministero dell’Ambiente , ma seguendo il criterio di pubblicità imposto dalla legge che determinerebbe come ogni ente preposto (Agenzia regionale per la protezione ambientale, ASL, Province) debbano rendere pubblici i registri di censimento dell’amianto per le aree di competenza e comunicare i dati scaturiti dalle mappature eseguite. Oggi come oggi la totalità della “parziale fotografia” Italiana sia basata solo sui dati regionali , senza una opportuna interlocuzione e condivisione con gli enti preposti (ASL, ARPA e amministrazioni locali) al fine di creare una uniforme ed attualizzata informazione.

"Non ci sono dati completi"

Per questo motivo lo Sportello ha deciso di dare il via allo screening e i suoi tecnici hanno analizzato uno per uno i siti delle ARPA di tutta Italia, i siti delle Regioni , delle Provincie e avviato una ricerca tra gli atti pubblici per vedere se le ASL di tutta Italia pubblicano i dati del censimento per autonotifica. Che cosa è emerso? Poche luci e tante ombre. Solo otto ARPA Regionali su venti pubblicano la Mappatura "facendolo in modo più o meno chiaro , ognuna con un criterio soggettivo e una comunicazione al pubblico non uniforme. Solo in rarissimi casi tra queste 8 regioni, si riscontra virtuosismo e completezza dei dati. Un esempio virtuoso è il Piemonte dove i dati pubblicati dalle ARPA hanno una attualizzazione approssimativa recente e una completezza che sfiora la maggioranza dei siti , mentre per le altre regioni , i dati pubblicati rappresentano piccole e singole  porzioni di territorio oltretutto molto vecchie".

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E le Asl?

Ben dodici 12 ARPA regionali non pubblicano il dato della Mappatura o anche se fosse presente sui siti è praticamente impossibile da raggiungere anche per un pubblico avanzato ed attento. La situazione -si legge nel rapporto di  Sportello Amianto Nazionale - si complica ben di più per le ASL , che non dimostrano un criterio uniforme e per di più in molte non hanno risposto alle richieste di accesso agli atti pubblici regolarmente formulate dallo Sportello Amianto Nazionale nell’ambito della Ricerca.

Situazione confusa nei Comuni

Solo pochissime ASL, tra quelle che hanno risposto alle richieste dello Sportello di accesso agli atti per l’obbligo di pubblicità dei dati , pubblicano correttamente il censimento per autonotifica. Molte ASL dichiarano che i dati non sono pubblici o che i registri sono in aggiornamento e molte demandano responsabilità della pubblicazione in capo ad altri enti. Persino più confusa e complicata è a oggi la situazione delle Province e dei Comuni Italiani che per la maggior parte non rendono pubblicità ai dati laddove parzialmente disponibili.

Mappato solo il 30 per cento del territorio

La mappatura  dei manufatti in amianto non supera così il 30 per cento del territorio, è lontanissima dall’essere completata e ogni addetto incaricato nel tempo per terminare e chiarire il panorama, lavora singolarmente , senza un omogeneo protocollo di comunicazione e trasparenza.

Serve un percorso chiaro

"Siamo a disposzione degli enti , dei Comuni, delle Regioni, delle Province per uniformare il linguaggio secondo un preciso progetto che abbiamo proposto allo Stato Centrale, nell’ ambito delle osservazioni a Margine della 3° Conferenza Amianto consegnate dal Coordinamento Nazionale Amianto al Ministro dell’Ambiente” dichiara Fabrizio Protti Presidente dello Sportello Amianto Nazionale che prosegue: ” Non voglio commentare questi dati , credo che ognuno di noi possa farsi la sua idea sul panorama . Voglio solo che le parti si uniscano , si faccia un bilancio dopo 26 anni, si constati lo stato dell’arte e sommate vittorie e sconfitte preso atto delle responsabilità di ognuno per una conduzione che non ha portato al risultato , si intraprenda la giusta rotta per arrivare a chiudere questo annoso semplice capitolo . La statistica corretta è alla base dell’informazione necessaria ad ogni gestione efficace. E’ necessario perciò che i dati siano completi , aggiornati e chiari per poter attuare percorsi efficaci. Se il problema non ha un percorso chiaro verso la soluzione dopo 26 anni non è da meravigliarsi dal momento che non se ne conosce ancora entità estensione e stato dell’arte. Perciò lo Sportello Amianto Nazionale continua a collaborare con chi vorrà nella pubblica amministrazione , intraprendere un percorso virtuoso e tecnicamente efficace".

Amianto, la mappatura sul sito dello Sportello Nazionale

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