Cuccioli di elefante sottratti alle madri e torturati: "Così diventano un'attrazione per i turisti"
La denuncia di World Animal Protection che documenta i maltrattamenti in un video
Sottratti alle loro madri, ridotti in catene, picchiati e maltrattati. World Animal Protection, organizzazione transnazionale che si batte per i diritti degli animali, ha documentato in un video le crudeli pratiche usate in alcuni campi della Thailandia per addestrare gli elefanti allo scopo di renderli attrazioni per i turisti. Un filmato straziante quello pubblicato dall’associazione animalista: gli elefanti vengono tolti alle loro madri con la violenza, legati agli alberi e a volte colpiti nelle aree sensibili con strumenti di metallo (bullhook). Tutto per fiaccare il carattere degli animali così da renderli mansueti e adatti a interagire con i turisti.
Secondo World Animal Protection in Thailandia ci sarebbero 2.800 elefanti tenuti in cattività. Con la pandemia almeno 85 campi di addestramento sono stati costretti a chiudere e più di 5.000 persone hanno perso il lavoro . Alcuni elefanti, denuncia World Animal Protection, sono stati impiegati nelle foreste per compiere lavori pesanti. "Prima che il turismo riprenda - scrive l’associazione animalista - è necessario che le modalità di addestramento cambino radicalmente".
L’unica soluzione sostenibile a lungo termine però sarebbe quella di "vietare che gli elefanti si riproducano in cattività per fare in modo che le generazioni future vengano risparmiate da questo trauma". Tuttavia, anche i turisti possono fare molto: basterebbe semplicemente "voltare le spalle a queste pratiche non etiche e andare ad ammirare gli elefanti nel loro habitat naturale".
Il video degli elefanti maltrattati
(Filmato non adatto ad un pubblico sensibile)
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