Maltrattamenti di animali, al via il processo del caso che ha scosso la Spagna
Nel febbraio del 2012 l’organizzazione internazionale Animal Equality aveva diffuso uno scioccante video in cui si vedevano alcuni dipendenti di un allevamento nell’atto di uccidere delle scrofe con delle spade: poi "aprivano" l’addome e l’utero di una scrofa incinta
Il caso aveva destato scalpore non solo in Spagna. Al via il processo ai maltrattatori dell’allevamento di suini El Escobar in Murcia, Spagna.
Nel febbraio del 2012 l’organizzazione internazionale Animal Equality aveva diffuso uno scioccante video in cui si vedevano alcuni dipendenti di un allevamento nell’atto di uccidere delle scrofe con delle spade: poi "aprivano" l’addome e l’utero di una scrofa incinta.
Oggi è iniziato il processo per il reato di maltrattamento di animali domestici nei confronti dei tre dipendenti dell’allevamento. In questa occasione Animal Equality si costituirà parte civile
Le immagini, riprese da uno dei lavoratori, mostrano tre uomini del personale nell’atto di sbattere brutalmente delle barre metalliche sulla testa dei maiali e ferirli a morte con delle grosse spade, ridendo della loro sofferenza davanti alla telecamera. Gli operatori sono inoltre ripresi mentre con una lama aprono l’addome e l’utero di una scrofa del tutto cosciente per estrarre i cuccioli che sarebbero nati di lì a poco.
In un’intervista il dipendente che ha registrato le immagini ha dichiarato che queste sono pratiche abituali all’interno dell’allevamento. Dopo la denuncia dell'associazione, i tre operatori erano stati arrestati dalla polizia 48 ore più tardi.
"Sono fra le immagini più cruente che abbiamo mai visto in tutta la storia di Animal Equality. Tutto ciò non può rimanere impunito, queste persone devono andare in prigione" afferma Javier Moreno, direttore internazionale di Animal Equality.
