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Venerdì, 29 Marzo 2024
Animali Milano

Cane e padrone nella stessa tomba, ora si può: insieme per sempre

Gli animali da compagnia potranno riposare nello stesso loculo, o nella tomba di famiglia, del loro proprietario. C'è un primo e importante via libera

Per sempre insieme. Gli animali da compagnia potranno riposare nello stesso loculo, o nella tomba di famiglia, del loro proprietario. C'è un primo e importante via libera alla richiesta, ufficializzata da Forza Italia con un emendamento: la commissione Sanità della Regione Lombardia ha dato il proprio ok. Il sì definitivo deve arrivare dal consiglio regionale. 

"È passata la mia proposta che consentirà ai nostri amici a quattro zampe di riposare nello stesso loculo o nella tomba di famiglia del loro proprietario - ha esultato Gianluca Comazzi, firmatario dell'emendamento -. Un impegno che mi ero preso in campagna elettorale. In base alla volontà dei loro proprietari o dei familiari le ceneri degli animali d’affezione potranno essere deposte vicino alle spoglie delle persone con cui hanno condiviso l’intera esistenza. Una vera rivoluzione di cui Regione Lombardia sarà la capofila". "A Milano - ha ricordato il forzista - già qualche anno fa grazie a un mio emendamento avevo consentito l’ingresso nei cimiteri ai nostri amici a quattro zampe e sono orgoglioso che ora Regione Lombardia stia per approvare questa nuova legge che riconosce gli animali come componenti veri delle nostre famiglie".

Cani e padroni nella stessa tomba: "Grande sensibilità"

Esprime soddisfazione anche il M5s con il consigliere regionale Marco Fumagalli, che a settembre del 2018 aveva presentato una proposta sullo stesso tema. "Una proposta che avevamo avanzato, grazie a un emendamento approvato in commissione, consentirà di tumulare i resti degli animali d'affezione secondo le disposizioni del defunto o degli eredi. Sarà possibile tumulare l'urna contenente le ceneri degli animali nella stessa tomba dei padroni", spiega il consigliere pentastellato. "Molti anziani hanno soltanto come compagnia negli ultimi anni di vita un animale e non vogliono separarsi da loro nemmeno quando passano a miglior vita. È un atto di grande sensibilità da parte dell'istituzione regionale", commenta ancora Fumagalli chiarendo che "più in generale resta la nostra completa contrarietà all'ultima parte della riforma sanitaria che risulta non in linea con la normativa nazionale e sembra voler tutelare la lobby dell'industria del 'funerale' rispetto a quella più artigianale fatta di cooperazione tra imprese dello stesso settore".

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