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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Air Italy, lettera di una lavoratrice che aveva "creduto in un mondo differente"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una dipendente della compagnia aerea Air Italy i cui soci - Alisarda e Qatar Airways - hanno aperto la procedura di liquidazione appena due anni dopo aver annunciato il rilancio dell'ex brand Meridiana

"Immagina che il tuo peggior incubo si sia avverato. Pensavo che avrei provato disperazione, dolore ma poi quando è successo non ho sentito niente: solo vuoto, silenzio e tanta, tanta rabbia". Inizia così una lettera che ha scritto a Today.it una ex dipendente di Air Italy, la compagnia aerea che aveva rilevato Meridiana ed è ora in liquidazione dopo che i soci Alisarda e Qatar Airways hanno gettato la spugna

Il destino di questa dipendente è il destino di 1450 lavoratori per cui i commissari liquidatori della compagnia hanno annunciato la procedura di licenziamento collettivo. Abbiamo deciso di pubblicare le sue parole in maniera integrale.

Air Italy in liquidazione, la lettera di una ex dipendente 

"Immagina che il tuo peggior incubo si sia avverato. Pensavo che avrei provato disperazione, dolore ma poi quando è successo non ho sentito niente: solo vuoto, silenzio e tanta, tanta rabbia. Ora lo so.

Stai lì con il tuo PC aperto, le mail per organizzare la chiusura che ti arrivano a raffica ma non hai le forze, sei svuotato, sei incazzato. Provi a pianificare le attività ma ti sembra tutto così assurdo perché, solo tre giorni fa, avevi delle scadenze da onorare: un nuovo scalo, una nuova rotta, un nuovo prodotto.

Nessuno può togliermi di dosso questa sensazione di fallimento, hanno distrutto la mia carriera, ed io un colpevole lo devo trovare.

I nostri azionisti che, come i dilettanti allo sbaraglio della Corrida, hanno pensato che si potesse mandare in attivo una nuova compagnia in soli due anni. Nel 2018 Qatar Airways aveva deciso di investire in Italia oppure pensava di costruirsi il cavallo di Troia per la debacle di Alitalia? Aga Khan, il principe, ha davvero pensato che la strategia di rinascita era quella di farsi spolpare il cadavere facendosi imporre, senza batter ciglio, fornitori mediamente il 30% più cari del prezzo di mercato solo perché “graditi a Qatar”?

La nostra classe dirigenziale che in tutti questi mesi è stata poco o nient’ affatto decisionista, capaci solo di pavoneggiarsi a cene di gala e a eventi per le apertura delle nuove rotte e assicurarsi l’ultimo modello di Tesla o la casa al Bosco Verticale. Nessuno ha amministrato con competenza, senno, strategia. Si sono solo ingozzati come Totò in Miseria e Nobiltà.

I lavoratori, quelli che per mesi al vento di cambiamento hanno risposto con rigidità perseverando negli errori passati, quelli che rimpiangevano l’assistenzialismo dallo Stato e che ora si aggirano malinconici tra gli uffici come anime del purgatorio.

E poi la rabbia esplode anche contro i sindacati tutti. Finora hanno ragionato solo con logiche obsolete, ostacolando ogni sorta di cambiamento, inneggiando a dei privilegi acquisti negli anni e che, negli anni, si sono ampiamente dimostrati perdenti, inutili, inconcludenti, fallaci, fuori contesto.

Tutto questo poteva e doveva essere evitato prendendosi la responsabilità di mettere in campo tutte le azioni possibili per tornare a volare: contenimento dei costi, riduzione dei benefici, amputazione dei rami morti e non produttivi e infine la meritocrazia, che forse è lo scrigno dove si racchiudono tutte le soluzioni possibili ma che in Italia è solo una chimera."

air italy foto da lettrice today-2

La presentazione del 737 Max in una foto della nostra lettrice. La messa a terra del velivolo della Boeing dopo le due tragedie aeree in Etiopia e Indonesia ha contribuito al dissesto della compagnia.

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