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Venerdì, 19 Aprile 2024
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C'è un donatore per Alessandro, ma non è disponibile da subito: l'ultima speranza per il piccolo

Il bambino sarà trasferito da Londra nella Capitale, all'ospedale Bambino Gesù, per essere sottoposto alle cure di un'équipe italiana. I genitori: "Vi esortiamo a continuare ad iscrivervi nel registro italiano dei donatori di midollo osseo, per regalare con un piccolo gesto d'amore una nuova speranza di vita ai tanti Alessandro Maria che aspettano e lottano nell'attesa"

Arriverà questa settimana a Roma il piccolo Alessandro Maria Montresor, il bambino di 19 mesi affetto da una rara e gravissima malattia, la linfoistiocitosi emofagocitica, che aveva fatto partire una catena di solidarietà fra gli italiani nelle scorse settimane: in migliaia si sono sottoposti a screening per verificare la compatibilità per una donazione di midollo osseo. Tramite registro internazionale è stato anche trovato un donatore altamente compatibile, non italiano, ma che si è reso disponibile solo dopo la metà di gennaio. Tempi purtroppo incompatibili con la malattia di Alex, che sarà dunque ora trasferito all'ospedale Bambino Gesù di Roma, da Londra, dove risiede con la famiglia e dove è in cura presso il Great Ormond Steet Hospital, "per sottoporlo alle cure dell'équipe italiana", hanno annunciato ieri i genitori su Facebook.

Si tratta, in particolare, di un tentativo di trapianto di midollo osseo da uno dei due genitori. Il trasferimento all'ospedale pediatrico capitolino, all'avanguardia per questo genere di cure con cellule staminali, è previsto per questa settimana. Il piccolo sarà seguito dell'équipe del professor Franco Locatelli, direttore del dipartimento di Onco-Ematologia Pediatrica, terapia Cellulare e Genica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

"Amore da una nazione intera", ma non basta: Alex, tra tristezza e speranza nuovo messaggio dei genitori

"E così continuiamo a sperare", scrivono i genitori di Alessandro che esortano comunque a continuare ad iscriversi al registro italiano del midollo osseo "per regalare con un piccolo gesto d'amore una speranza di vita ai tanti Alessandro Maria che aspettano e lottano nell'attesa". "Ci teniamo a ringraziare il Chelsea and Westminster Hospital, il Saint Mary’s Hospital ed il Great Ormond Street Hospital e con loro tutti i medici e gli infermieri che abbiamo incontrato nel nostro percorso e che sono stati impeccabili nel riuscire a identificare in tempi record la malattia, oltre che a salvare Alessandro Maria durante la fase acuta della stessa". Firmato Cristiana e Paolo, i genitori del piccolo. 

La sua è una malattia rarissima. "Trattasi di Linfoistiocitosi Emofagocitica, comunemente conosciuta in medicina come Hlh, una malattia genetica rarissima che colpisce solo lo 0.002% dei bambini, e che non lascia speranze di vita senza trapianto di midollo osseo con un donatore compatibile in tempi rapidissimi. Pensate - spiegano ancora i familiari di Alessandro Maria - che il 50% dei bambini colpiti da questa malattia muore entro il primo mese dalla manifestazione della malattia, mentre dei restanti circa un terzo presenta purtroppo dei problemi, spesso permanenti, al sistema neurologico-celebrale".

Come aiutare il piccolo Alessandro

Per diventare potenziale donatore di midollo osseo servono però alcuni requisiti: età dai 18 ai 35 anni, peso superiore ai 50 kg. Il donatore inoltre deve possedere ottima salute e non essere affetto da patologie o malattie escludenti.

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