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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Andrea Camilleri ricoverato in ospedale per arresto cardiaco: è in condizioni critiche

Lo scrittore è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito di Roma. Secondo il bollettino medico è arrivato al 'Santo Spirito' in arresto cardiocircolatorio: le sue condizioni restano molto gravi

Lo scrittore Andrea Camilleri è ricoverato in rianimazione all’ospedale Santo Spirito di Roma, per un arresto cardiaco. Camilleri, 93 anni, è arrivato in ospedale alle 9:15 in ambulanza in "condizioni critiche per problemi cardiorespiratori", come ha reso noto la ASL Roma 1. È stato assistito dall'équipe dell'emergenza al Pronto Soccorso Santo Spirito e trasferito presso il Centro di Rianimazione dell'ospedale.

Il bollettino dell'ospedale

Lo scrittore è attaccato a un macchinario che lo aiuta a respirare. E' quanto emerge dal bollettino medico diffuso alle ore 17 dall'ospedale Santo Spirito di Roma, dove lo scrittore è ricoverato in rianimazione da questa mattina per un arresto cardiaco. "Lo scrittore è arrivato con un arresto cardiocircolatorio - si legge nel bollettino - In pronto soccorso è stata praticata la rianimazione cardiorespiratoria che ha permesso il ripristino dell'attività cardiocircolatoria. Camilleri è in rianimazione con supporto respiratorio meccanico e supporto farmacologico. Sono in corso ulteriori accertamenti per proseguire l'iter diagnostico e terapeutico". La prognosi resta dunque riservata.

Camilleri si stava preparando per essere per la prima volta alle antiche Terme di Caracalla, il 15 luglio, con lo spettacolo che racconta la sua Autodifesa di Caino. "Se potessi vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio 'cuntò, passare tra il pubblico con la coppola in mano", aveva detto più volte l'autore della serie del commissario Montalbano. 

Camilleri ricoverato in rianimazione, i commenti sui social

Tanti i fan che sui social hanno commentato la notizia del ricovero di Camilleri. C’è chi cita e sdrammatizza con un “Maestro, non rompa i cabasisi”, chi invoca: “Maestro, abbiamo ancora bisogno di lei, della sua testa, delle sue idee e della sua penna” e chi ammette: “Pregando per te in realtà prego per me: perché lo strappo sarebbe troppo forte”.

Accanto a questi, però, anche tanti commenti d’odio nei confronti dello scrittore. Sotto all’articolo riguardante il ricovero in ospedale dello scrittore condiviso sulla pagina Facebook del quotidiano Libero sono comparsi infatti decine di messaggi violenti, con molti che fanno riferimento al recente scontro tra Camilleri e il ministro dell’Interno Matteo Salvini.Andranno i migranti a vegliarlo”, scrive uno. “Tutto l’odio che covava in petto gli è scoppiato”, scrive un’altra. “Anche i beceri comunisti non vivono in eterno… che vada pure a far compagnia ai suoi miti Lenin, Stalin, Togliatti e Berlinguer”, chiosa ancora un altro commentatore.

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