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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Benzina, diesel e Gpl: sorpresa ai distributori a metà settimana

Tutti i maggiori marchi riducono i prezzi consigliati dei carburanti alla pompa

Dopo il taglio deciso ieri da Eni, questa mattina tutti gli altri maggiori marchi riducono i prezzi consigliati dei carburanti alla pompa. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, IP, Italiana Petroli (ex TotalErg) e Q8 hanno ridotto di due centesimi al litro i prezzi consigliati della benzina e di un cent quelli del gasolio. Per Tamoil si registra  invece un taglio di un centesimo al litro su entrambi i prodotti.

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 14mila impianti: benzina self service a 1,618 euro/litro (-4 millesimi, pompe bianche 1,599), diesel a 1,538 euro/litro (-2, pompe bianche 1,521); benzina servito a 1,741 euro/litro (-3, pompe bianche 1,647), diesel a 1,663 euro/litro (-1, pompe bianche 1,566); gpl a 0,686 euro/litro (-1, pompe bianche 0,674), metano a 0,989 euro/kg (invariato, pompe bianche 0,977).

Perché il prezzo della benzina sale e scende

Il prezzo della benzina aumenta a livello internazionale quando aumenta il costo del petrolio e, al contrario, scende quando scende il costro del petrolio. Ma quando sale il costo del petrolio, il costo della benzina aumenta lentamente, e quando scende il prezzo del petrolio, il prezzo della benzina scende lentamente. Numeri alla mano, a incidere tanto in Italia sul costo finale sono in realtà le accise e l'Iva.

Riducendo tasse e accise il costo a litro sarebbe più basso, simile ad altri Paesi europei, anche senza arrivare ai 0,50 centesimi a litro (prezzo depurato da tasse e accise) . Anche se gli altri Paesi tassano il carburante l'Italia resta in testa alla classifica per il peso fiscale a litro: ben 1 euro in più a litro, secondo un'indagine di Federcontribuenti. ''L'andamento dei prezzi di carburante influisce sui prodotti a largo consumo perché, se il trasporto aumenta del 10 per cento - rileva Federcontribuenti - i prodotti che acquistiamo aumentano dell'11 per cento e i contribuenti pagheranno un 42 per cento in più di tasse - non dimentichiamo l'Iva sui prodotti - a coprire le spese di trasporto e per l'aumento del prodotto che acquista. Nel solo 2017 i balzelli sui carburanti hanno assicurato un guadagno per lo Stato pari a 26 miliardi di euro conquistando il quarto posto sulla scala delle entrate erariali''.

"Benzina a 50 centesimi al litro senza tasse e accise"

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