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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Carceri: insicure e "da chiudere" in Italia, chiavi ai detenuti nel Regno Unito

Il Sappe lancia l'allarme sugli istituti penitenziari della Puglia (la regione italiana con l'indice di sovraffollamento più alto). E intanto nel Regno Unito le guardie carcerarie dovranno bussare per poter entrare nelle celle: l'esperimento in una delle prigioni più all'avanguardia del Paese

Carceri italiane fatiscenti e sovraffollate. Quelle pugliesi, in particolare, sono "da chiudere perché fuori legge e insicure". Lo sostiene il Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria, che assicura: "Purtroppo è così, non è una provocazione ma è il risultato di visite ai luoghi di lavoro presso gli istituti penitenziari pugliesi effettuati" dallo stesso Sappe per verificare "le condizioni di vita e di lavoro della Polizia Penitenziaria. La situazione di degrado dovuta alla fatiscenza delle strutture carcerarie ne hanno aggravato le condizioni igienico-sanitarie, determinate anche dal grave sovraffollamento dei detenuti che ormai ha superato ogni record".

Carceri, quelle pugliesi sono le più sovraffollate d'Italia

I detenuti ristretti nelle carceri pugliesi - spiega il Sappe - ormai raggiungono le 3700 unità a fronte di 2300 posti disponibili, mentre l'organico dei poliziotti penitenziari è sceso a meno di 1900 unità (gli agenti erano circa 2400 del 2001). Ciò vuol dire che la Puglia è la regione più sovraffollata, in proporzione, con un indice che supera il 65% a fronte di una media nazionale che non supera il 20%, con il carcere di Taranto che risulta essere il più affollato in assoluto con circa il 110% di detenuti in più.

Inside Carceri: dentro le carceri italiane | Foto insidecarceri.com

Discorso inverso per i poliziotti che in Puglia sono circa uno 0,53 per detenuto, a fronte di una media nazionale dello 0,65. "Tutto ciò nei fatti si traduce - sottolinea il Sappe - in carceri sempre meno presidiate nelle ore serali e notturne, con un pugno di poliziotti che gestiscono centinaia di detenuti in condizioni di insicurezza sia per la loro incolumità che per le carceri. Tale carenza fa sì che nuovi padiglioni costruiti all'interno dei penitenziari di Lecce e Trani per diversi milioni di euro, siano chiusi, mentre il degrado la fa da padrone nelle sezioni detentive".

Nel Regno Unito i detenuti avranno le chiavi delle celle

E mentre si susseguono le denunce sulle condizioni delle carceri italiane, il Regno Unito continua nel suo percorso per provare a rendere le sue carceri, o almeno alcune, un luogo più umano. L'ultima innovazione arriva dalla prigione di Berwyn, una moderna struttura da 250 milioni di sterline, la più grande di Inghilterra e Galles, dove i detenuti avranno diritto ad avere le chiavi della propria cella, da cui potranno entrare e uscire quando vorranno durante il giorno, e dove addirittura gli agenti saranno tenuti a bussare per poter entrare in caso di necessità. Grazie ad un sistema di doppia serratura le celle potranno però essere chiuse anche dall'esterno, ma solo durante la notte.

Nel tentativo di rendere tutto l'ambiente più rispettoso nei confronti dei detenuti, partendo dalla filosofia che la privazione della libertà è di per sé già una punizione sufficiente per i delitti commessi, anche nel vocabolario utilizzato si tenterà di normalizzare la situazione. Come spiega il Telegraph, le celle saranno chiamate semplicemente "stanze", i detenuti "uomini" e i bracci "comunità".

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