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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Cavaliere della Repubblica e precaria, la ricercatrice del 'Sacco': "Per me un altro contratto a termine"

La storia di Alessia Lai raccontata dall'AdnKronos: "Commossa dall'onorificenza". Sul fronte lavorativo però non si muove nulla. Anzi: "Noi aspettiamo ancora, ma i fondi per la ricerca sono sempre meno"

L’emozione per la nomina a Cavaliere al merito della Repubblica è stata tanta, ma l’onorificenza - benché gradita - non ha cambiato la sua condizione professionale. È la storia di Alessia Lai, 40 anni, scienziata del Dipartimento di Scienze biomediche e cliniche (Dibic) 'Luigi Sacco' dell'università degli Studi di Milano e una delle ricercatrici che insieme ad altre due colleghe - anche loro precarie - ha contribuito a isolare il ceppo italiano del nuovo coronavirus nel laboratorio dell'ospedale Sacco.

La nomina a Cavaliere per lei è stata inaspettata. "Mi sono commossa - ha confessato la ricercatrice all'Adnkronos Salute - Non avevo alcuna idea. È stata una piacevolissima sopresa, fossero tutte così le sorprese ci metterei la firma". Ma sul fronte lavorativo per adesso non ci sono novità. Per Alessia arriverà "un nuovo contratto a tempo determinato. Ho fatto un concorso come ricercatore sempre per un ruolo a tempo determinato. L'ho passato. Mi chiedete cosa mi aspetto? Intanto aspetto la telefonata per andare a firmare il contratto". 

Insomma, il precariato continua. Nonostante i meriti conquistati sul campo. "Io vorrei solo continuare il mio percorso accademico, lo sto facendo ormai da 15 anni e quindi mi auguro di progredire. Sapevo di aver scelto una carriera non facile, non breve e che non mi avrebbe dato subito un posto fisso".

Il "caso" di Francesca Colativa e la promessa di Speranza

La storia di Alessia ricorda quella di un’altra ricercatrice, Francesca Colavita, la giovane scienziata dello Spallanzani che insieme ad altre due colleghe ha isolato per prima la sequenza genetica del virus in Italia. Anche Francesca è stata nominata Cavaliere della Repubblica. Dal punto di vista professionale però è stata più ‘fortunata’. La sua storia ha trovato posto sulle pagine di molti quotidiani nazionali e nel giro di pochi giorni è arrivata la notizia della stabilizzazione. Sul caso era intervenuto anche il ministro Speranza, spiegando che con la legge di bilancio erano stati cambiati i termini della riforma Madia e "oltre 35 mila persone che sono precarie verranno stabilizzate". Alessia Lai però non sembra essere tra queste. 

Alessia Lai: "Aspettiamo ancora, ma i fondi per la ricerca non ci sono"

"I fondi per la ricerca sono sempre di meno e i nostri stipendi gravano su quelli" ha detto la ricercatrice all’AdnKronos. "Diventa sempre più problematico, quando perdi persone valide perché non hai più i soldi con cui pagarle. Noi aspettiamo sempre, aspettiamo ancora. Vedremo. Però sono contenta di essere tornata nel mio ateneo a cui sono molto affezionata. Ho fatto tutta la mia carriera qui".

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