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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Campi rom, il piano di Salvini: "Censimento e poi sgomberi"

Il ministro dell'Interno ha invitato una circolare a tutti i prefetti chiedendo una relazione sulla presenza sul territorio italiano di insediamenti rom, sinti e caminanti. L'obiettivo è di verificare la presenza di realtà abusive per predisporre un piano di sgomberi

Un ordine chiaro: censire, verificare la presenza di realtà abusive e poi procedere con gli sgomberi. Questo il “succo” della circolare inviata dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a tutti i prefetti, in cui viene richiesta una relazione completa sulla presenza sul territorio italiano di insediamenti rom, sinti e caminanti. Come spiega il documento del Viminale, l'obiettivo è quello di ''fare una ricognizione degli insediamenti di comunità Rom, Sinti e Caminanti per “porre in essere mirati interventi ‘di sistema’e promuovere, secondo un organico e coordinato insieme di iniziative, l’osservanza delle regole e consentire il progressivo sgombero delle aree abusivamente occupate''. Il dicastero aggiunge che si aspetta di avere il quadro definito della situazione entro due settimane.

Perché Salvini vuole un censimento dei campi rom

Nella circolare si ribadisce "la rilevanza di un costante monitoraggio sui territori per la tempestiva attivazione, in sinergia con i diversi interlocutori, in primis istituzionali, di incisive iniziative volte alla tutela del 'complesso dei beni giuridici fondamentali' e degli 'interessi pubblici primari sui quali si basa la civile convivenza". Si fa riferimento al "recente incendio sviluppatosi all'interno del campo di Lamezia Terme, che ha posto l'esigenza - spiega la circolare - di una specifica attenzione sulle significative situazioni di illegalità e di degrado che frequentemente si registrano negli insediamenti che spesso si configurano un concreto pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica".

Si definisce "prioritaria l'attività di prevenzione volta a contrastare l'insorgere di situazioni di degrado" e "l'adozione di misure finalizzate alla riaffermazione della legalità". Quindi, prosegue la circolare, "si rende urgente l'attivazione di un più strutturato sistema di ricognizione" degli insediamenti "nel rispetto dei diritti della persona, e di successivo monitoraggio per seguire l'evoluzione delle singole situazioni, al fine di poter acquisire - in maniera costante - utili elementi di conoscenza e valutazione".

L'obiettivo è "porre in essere mirati interventi 'di sistema' attraverso cui promuovere - secondo un organico e coordinato insieme di iniziative - l'osservanza delle regole nonché condizioni di maggiore vivibilità dei contesti urbani, con ripercussioni positive sulla salubrità dell'ambiente". I risultati della ricognizione "da far pervenire entro quindici giorni all'ufficio di Gabinetto" spiega ancora la circola inviata ai prefetti dal ministro dell'Interno, "potranno costituire una piattaforma di discussione in ambito locale per l'approfondimento delle singole situazioni e la massima sensibilizzazione dei sindaci". Ai fini degli obiettivi si prevede "l'istituzione di 'cabine di regia' con rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali interessati, per consentire il progressivo sgombero delle aree abusivamente occupate attraverso l'esecuzione delle ordinanze di demolizione e rimozione delle opere abusive" nel contempo "attivando positive dinamiche di ricollocamento degli interessati".

Censimento dei campi rom: uno dei “pallini” di Salvini

L'intenzione di censire i campi rom non è mai stata nascosta dal ministro dell'Interno, tanto che la circolare inviata questa mattina ai prefetti non giunge certo come un fulmine a ciel sereno. Anzi, meno di un mese fa, lo stesso Salvini aveva anticipato questa “mossa” durante un'intervista al programma 'Agorà' in onda su RaiTre

"Nei campi nomadi deve valere la legge. So bene che la questione dei campi riguarda solo un quarto dei rom che vivono in Italia. Fossero tutti musicisti, farmacisti o maestri non avrei nulla da obiettare. A Lamezia Terme sono stati arrestati 35, il giorno dopo ne sono stati arrestati 28 a Monza e in Brianza. Viva i rom musicisti e farmacisti, purtroppo ce ne sono altri che sono delinquenti e educano i figli a rapinare e rubare".

"Chiedere a chi vive nei campi rom, nome e cognome, indirizzo, codice fiscale, carta di identità, quanti figli ha e quante tassa paga è normale o no? Noi siamo censiti, perché non dovrebbe esserlo chi vive da nomade? Se non mandi i figli a scuola, io i figli te li tolgo, perché la legge dice questo. Non è che se tu sei un rom ti puoi permettere di far vivere i tuoi figli nella schifezza. Il mio obiettivo - ha concluso - è chiudere i campi rom, chi non ha lavoro né diritto di restare qui, se ne va da un'altra parte".

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