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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Comune italiano concede la cittadinanza onoraria a 13 bimbi migranti: "Basta razzismo"

L'esempio di integrazione e accoglienza per dire no a pregiudizi e razzismo del comune di Ceraso, in provincia di Salerno

E' solo un gesto simbolico, che non garantisce alcun diritto in più, ma fa ben sperare. Il comune di Ceraso, nel Cilento, ha scelto di insignire con la cittadinanza onoraria tredici bambini immigrati, figli di sei famiglie arrivate qui dopo lo sbarco nel maggio 2017 a Salerno di un migliaio di profughi e accolte attraverso lo Sprar nella piccola cittadina. 

A uno a uno, dal più grande al più piccolo (che ha appena una settimana ed era in braccio alla mamma), i bambini hanno ricevuto la pergamena  e il libro della Costituzione italiana dalle mani della vicesindaca Pamela Ferrara, che insieme al sindaco Gennaro Maione (Pd) ha avuto l'idea. 

I piccoli cittadini onorari di Ceraso

"Finora erano solo piccoli amici, da oggi anche se non saranno nei nostri registri ufficiali di stato civile possiamo onorarci di considerarli cittadini e cittadine di Ceraso", ha detto Ferrara durante la cerimonia, leggendo il testo ufficiale, come riporta Repubblica

Giocheranno qui, andranno a scuola, impareranno a parlare la lingua italiana, conosceranno le nostre abitudini, accumuleranno ricordi. Non saranno più estranei e saranno partecipi dei diritti fondamentali. Questo dono possa aprire la strada a tanti possibili esiti successivi, facendo abbandonare le antiche paure dei pregiudizi e del razzismo. Ceraso ha l'antica abitudine di accogliere come gradito ospite chi arriva da lontano, aprendogli le porte di casa. Questo gesto sia il primo passo di una unione che riaffermi la salvezza dei principi di pari dignità sociale, uguaglianza e libertà e rispetto delle differenze

L'appello di don Ciotti: "Altri comuni seguano l'esempio di Ceraso"

Alla cerimonia era presente anche don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che ha lanciato un appello alla platea: "La cittadinanza onoraria è un gesto simbolico non garantisce alcun diritto. Ma voi mi insegnate che spesso nella storia sono stati gli atti simbolici ad aprire un varco al cambiamento. Sono convinto che da qui possano partire anche altri amministratori. Da Ceraso li invitiamo a dare la cittadinanza onoraria ai piccoli. Voi mi insegnate che la speranza per il domani poggia sulla resistenza dell'oggi".

Il progetto Sprar si concluderà tra un anno e mezzo, ricorda Repubblica. A quel punto i migranti dovranno andare via da Ceraso. 
"La nuova legge abolisce lo Sprar e incentiva i centri di accoglienza. In questo modo si elimina l'accoglienza migliore e si esaspera quella invece più problematica. Ho paura che ci sia una volontà precisa: far vedere il lato peggiore dell'immigrazione, convincere gli italiani che qualcosa non va. C'è una scelta razzista molto forte. Ognuno di noi deve parlare, non deve tacere", ha detto il sindaco Gennario Maione. 
 

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