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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Mascherine fatte in casa: tutti i consigli su come crearle

Come realizzare una mascherina in casa? Sul sito ufficiale dell'Istituto Superiore di Sanità un vademecum e un'infografica con i suggerimenti su come produrle, lavarle e indossarle correttamente. Ecco i consigli

Sì alle mascherine fatte in casa dai cittadini "per uso comune e purché siano multistrato". Per contenere la diffusione del contagio tra la popolazione durante la fase 2 dell'emergenza coronavirus, "sono raccomandate le mascherine di comunità, multistrato che si possono anche confezionare in casa, fermo restando che invece i modelli piu sofisticati Ffp2 e Ffp3 sono per un uso diverso e da limitare a situazioni specifiche". Parole di Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità. Le mascherine fatte in casa, tecnicamente chiamate "mascherine di comunità", hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e come ribadito dall'Iss non devono essere considerate né dei dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale.

I consigli su come fare le mascherine in casa

Ora che le mascherine sono obbligatorie sui mezzi pubblici, negli spazi chiusi o all'aperto in cui non è possibile o garantita la possibilità di mantenere il distanziamento fisico (in alcune regioni l'uso è obbligatorio ogni volta che si esce di casa), tutti devono essere in grado di utilizzarle nel modo giusto nella vita quotidiana. Ma come realizzare una mascherina in casa? "Costruirle" può sembrare un'operazione apparentemente complicata, soprattutto per chi non ha confidenza con ago e filo. Per tutte le persone in cerca di consigli su come realizzarle, l'Iss ha diffuso un vademecum e un'infografica con i suggerimenti su come produrle, lavarle e indossarle correttamente. Di seguito, nel dettaglio i passaggi per realizzare una mascherina "fai da te". L'Istituto superiore di Sanità nel suo vademecum consiglia di confezionare questi dispositivi con cotone o con un altro tessuto non allergizzante, a trama fitta. Per creare una mascherina fatta in casa servono due rettangoli di stoffa grandi 25 centimetri per 15, due pezzi di elastico da 15 cm, ago e filo oppure una forcina, forbici e una comune macchina da cucire.

  • Ritagliare due rettangoli di tessuto da 25 x 15 cm sovrapporti e cucirli insieme come se fossero un unico pezzo di stoffa;
  • Ripiegare il tessuto sui lati lunghi e fare un orlo di circa mezzo centimetro;
  • Piegare la stoffa su entrambi i lati corti e cucirli lasciando uno spazio di un centimetro per far passare l’elastico;
  • Passare l’elastico attraverso l’orlo laterale su entrambi i lati corti della mascherina, aiutandosi con un ago grande o una forcina;
  • Legare bene le estremità dell’elastico e tirarlo delicatamente in modo che i nodi siano nascosti all’interno dell’orlo;
  • Sistemare accuratamente la stoffa intorno all’elastico e raggrupparla in modo che la mascherina si possa ben adattare al viso;
  • Cucire bene l’elastico per evitare che si muova

Come ribadito dagli esperti, le mascherine fai da te devono essere lavate dopo ogni utilizzo. È sufficiente un lavaggio in lavatrice a 60 gradi. Per rimuoverle correttamente, è fondamentale evitare di toccare gli occhi, il naso o la bocca durante il movimento, e preoccuparsi di igienizzare le mani subito dopo. Per riuscire a contrastare efficacemente la diffusione del virus, inoltre, le mascherine di comunità devono adattarsi perfettamente e in maniera confortevole al viso, essere fissate alle orecchie con lacci o elastici, includere più strati di tessuto e consentire la respirazione senza restrizione.

Ecco un vademecum con tutti i consigli sull'uso delle mascherine nella vita quotidiana, con alcune "FAQ" sul corretto utilizzo e le funzioni delle mascherine in questa fase epidemica.

1) Che differenza c’è tra le cosiddette mascherine di comunità e le mascherine chirurgiche? 

Le mascherine chirurgiche sono le mascherine a uso medico, sviluppate per essere utilizzate in ambiente sanitario e certificate in base alla loro capacità di filtraggio. Rispondono alle caratteristiche richieste dalla norma UNI EN ISO 14683-2019 e funzionano impedendo la trasmissione. Le mascherine di comunità, come previsto dall’articolo 16 comma 2 del DL del 17 marzo 2020, hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e non sono soggette a particolari certificazioni. Non devono essere considerate né dei dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus SARS-COV-2. 

2) Quali sono le caratteristiche che devono avere le mascherine di comunità? 

Esse devono garantire una adeguata barriera per naso e bocca, devono essere realizzate in materiali multistrato che non devono essere né tossici né allergizzanti né infiammabili e che non rendano difficoltosa la respirazione. Devono aderire al viso coprendo dal mento al naso garantendo allo stesso tempo confort.

3) La mascherina è obbligatoria anche per i bambini? 

Dai sei anni in su anche i bambini devono portare la mascherina e per loro va posta attenzione alla forma evitando di usare mascherine troppo grandi e scomode per il loro viso.

4) È possibile lavare le mascherine di comunità? 

È possibile lavare le mascherine di comunità se fatte con materiali che resistono al lavaggio a 60 gradi. Le mascherine di comunità commerciali sono monouso o sono lavabili se sulla confezione si riportano indicazioni che possono includere anche il numero di lavaggi consentito senza che questo diminuisca la loro performance. 

5) Quali mascherine devo usare nel caso in cui compaiano sintomi di infezione respiratoria? 

Nel caso in cui compaiano sintomi è necessario l’utilizzo di mascherine certificate come dispositivi medici.

6) Come smaltire le mascherine? 

Se è stata utilizzata una mascherina monouso, smaltirla con i rifiuti indifferenziati. Se è stata indossata una mascherina riutilizzabile, metterla in una busta e seguire le regole per il suo riutilizzo dopo apposito lavaggio.

E infine le istruzioni per l'uso. Prima di indossare la mascherina:

  • lavare le mani con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi o eseguire l’igiene delle mani con soluzione alcolica per almeno 20-30 secondi;   
  • indossare la mascherina toccando solo gli elastici o i legacci e avendo cura di non toccare la parte interna;  
  • posizionare correttamente la mascherina facendo aderire il ferretto superiore al naso e portandola sotto il mento; accertarsi di averla indossata nel verso giusto (ad esempio nelle mascherine chirurgiche la parta colorata è quella esterna);

Durante l’uso:

  • se si deve spostare la mascherina manipolarla sempre utilizzando gli elastici o i legacci;  
  • se durante l’uso si tocca la mascherina, si deve ripetere l’igiene delle mani;  
  • non riporre la mascherina in tasca e non poggiarla su mobili o ripiani.

Quando si rimuove la mascherina: 

  • manipolare la mascherina utilizzando sempre gli elastici o i legacci;  
  • lavare le mani con acqua e sapone o eseguire l'igiene delle mani con una soluzione alcolica.

Nel caso di mascherine riutilizzabili:

  • procedere alle operazioni di lavaggio a 60 gradi con comune detersivo o secondo le istruzioni del produttore, se disponibili; talvolta i produttori indicano anche il numero massimo di lavaggi possibili senza riduzione della performance della mascherina.
  • dopo avere maneggiato una mascherina usata, effettuare il lavaggio o l’igiene delle mani.

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