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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus, basta inciviltà: come smaltire guanti e mascherine

L'Iss ha aggiornato le linee guida per smaltire in maniera civile e sicura i dispostivi di sicurezza, sia in ambito domestico che sui luoghi di lavoro

Non ci dovrebbe neanche essere il bisogno di dirlo, ma viste le diverse segnalazioni giunte da tutta Italia, probabilmente è il caso: le mascherine e i guanti non devono essere gettati per terra. Da quando è iniziata l'emergenza coronavirus questi due dispostivi di protezione sono diventati indispensabili per chiunque, ma non sono mancati gli episodi di inciviltà legati al loro smaltimento. Per sensibilizzare i cittadini e allo stesso tempo informarli su come disfarsi in maniera pulita e civile questi dispositivi, l'Istituto superiore di sanità ha aggiornato e pubblicato sul proprio sito le linee guida per smaltire mascherine e guanti sia in casa che sul luogo di lavoro.

In particolare, se si è positivi o in quarantena obbligatoria mascherine e guanti monouso, come anche la carta per usi igienici e domestici (fazzoletti, tovaglioli, carta in rotoli) vanno smaltiti nei rifiuti indifferenziati, possibilmente inseriti in un ulteriore sacchetto.

Coronavirus, come smaltire guanti e mascherine 

Per le attività lavorative i cui rifiuti sono già assimilati ai rifiuti urbani indifferenziati, mascherine e guanti monouso saranno smaltiti come tali. Per le altre attività si seguiranno le regole vigenti secondo i codici già assegnati. Si raccomanda, in ogni caso, di non gettare i guanti e le mascherine monouso in contenitori non dedicati a questo scopo, quali, per esempio, cestini individuali dei singoli ambienti di lavoro, cestini a servizio di scrivanie o presenti lungo corridoi, nei locali di ristoro, nei servizi igienici o presenti in altri luoghi frequentati e frequentabili da più persone, ma gettarli negli appositi contenitori.

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I contenitori - prosegue l'Iss - dovrebbero preferenzialmente essere situati in prossimità delle uscite dal luogo di lavoro, per prevenire percorrenze di spazi comuni (corridoi, scale, ascensori) senza mascherina/guanti e senza possibilità del distanziamento fisico. Si raccomanda di adottare contenitori o comunque soluzioni che minimizzino le possibilità di contatto diretto del lavoratore che si disfa della mascherina o del guanto con il rifiuto e il contenitore stesso. I contenitori dovranno essere tali da garantire un'adeguata aerazione per prevenire la formazione di potenziali condense e conseguente potenziale sviluppo di microrganismi, e collocati preferibilmente in locali con adeguato ricambio di aria e comunque al riparo da eventi meteorici.

Il prelievo del sacco di plastica contenente i rifiuti in oggetto dovrà avvenire solo dopo chiusura dello stesso e ad opera di personale addetto. Si raccomanda che, prima della chiusura del sacco, il personale dedicato provveda al trattamento dell'interno del sacco mediante spruzzatura manuale (es. 3-4 erogazioni) di idonei prodotti sanificanti. I sacchi opportunamente chiusi con nastro adesivo o lacci saranno assimilati a rifiuti urbani indifferenziati, conclude l'Istituto superiore di sanità.

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