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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Coronavirus, nuovo studio: "Nei bimbi non è la tosse il primo sintomo, a cosa fare attenzione"

Un nuovo spunto per la ricerca medica. Nessuna certezza. Un nuovo studio che arriva da Wuhan è stato pubblicato su 'Frontiers in Pediatrics'. "Sono i disturbi gastrointestinali, associati a febbre, che dovrebbero spingere a sospettare il contagio"

Un nuovo studio che arriva da Wuhan, per forza di cose limitato al momento a un piccolo numero di casi, è stato pubblicato su 'Frontiers in Pediatrics'. E' difficile riconoscere i sintomi del nuovo coronavirus nei bambini. La tosse, sintomo che molto spesso si manifesta negli adulti, può essere del tutto assente nei piccoli pazienti, insieme ad altri disturbi di tipo respiratorio. Piuttosto sono i disturbi gastrointestinali e la diarrea, associati a febbre o a una esposizione a persone positive a Sars-Cov-2, che dovrebbero spingere a sospettare il contagio.

Gli autori dello studio scrivono che i sintomi gastrointestinali suggeriscono inoltre una potenziale infezione attraverso il tratto digestivo, poiché il tipo di recettori 'bersaglio' del virus, presenti nelle cellule dei polmoni, può essere trovato anche nell'intestino. "La maggior parte dei bambini è colpita solo in modo lieve da Covid-19 e i pochi casi gravi hanno spesso problemi di salute pre-esistenti. È facile che la diagnosi sfugga nella fase iniziale, quando un bambino ha sintomi diversi da quelli respiratori", afferma Wenbin Li del Dipartimento di Pediatria del Tongji Hospital di Wuhan, in Cina, autore dello studio. "Sulla base della nostra esperienza, nelle regioni in cui questo virus è epidemico, i bambini che soffrono di sintomi del tratto gastrointestinale, in particolare con febbre o una storia di esposizione a questa malattia, dovrebbero essere considerati come possibili contagiati".

Nello studio, Li e i suoi colleghi che hanno collaborato descrivono in dettaglio le caratteristiche cliniche di 5 bambini ricoverati in ospedale con sintomi non respiratori, che in seguito hanno ricevuto una diagnosi di Covid-19. "Questi bambini arrivavano in pronto soccorso per problemi non correlati, ad esempio uno aveva un calcolo renale, un altro un trauma cranico. Tutti poi avevano una polmonite confermata dalla Tac del torace e il tampone si è rivelato positivo. Ma i loro sintomi iniziali potevano non essere stati correlati a Covid-19: erano lievi o relativamente 'nascosti' prima del ricovero in ospedale. Ed è importante sottolineare che 4 dei 5 casi presentavano sintomi del tratto digerente come prima manifestazione della malattia".

Un nuovo spunto per la ricerca medica. Nessuna certezza. Wenbin Li spera che i medici utilizzino queste informazioni per diagnosticare e isolare rapidamente i piccoli pazienti con sintomi simili, cosa che favorirà il trattamento precoce di Covid-19 e ostacolerà la trasmissione del virus. I ricercatori collegano anche i sintomi gastrointestinali nei bambini, che sono stati segnalati anche in pazienti adulti, ad un'ulteriore potenziale via di infezione. "Ciò suggerisce che Covid-19 potrebbe infettare i pazienti non solo attraverso il tratto respiratorio sotto forma di goccioline di aerosol, ma anche attraverso il tratto digestivo per contatto o trasmissione oro-fecale". I ricercatori che hanno lavorato a questo studio aggiungono che serviranno in ogni caso numeri maggiori per arrivare a conclusioni più approfondite. "Descriviamo cinque casi di Covid-19 in bambini che mostrano sintomi non respiratori come prima manifestazione", ma ora "occorrono "ulteriori studi in più pazienti". 

Coronavirus, lo studio sulle vie di contagio: "Attenzione agli occhi"

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