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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, allarme disturbi mentali: "Pazienti in aumento, servono fondi e specialisti"

L'appello della Società italiana di psichiatria al Governo. La rete di assistenza nazionale, senza risorse in più, rischia di non riuscire a fronteggiare l'emergenza

Il lockdown e l'isolamento sociale per preservare la salute rischiano di mettere a repentaglio un'altra sfera, altrettanto importante, quella mentale. Secondo la Società italiana di psichiatria (Sip) "300 mila persone in più faranno richiesta di cura ai servizi di salute mentale. Un aumento di un terzo di pazienti - denunciano gli psichiatri, come riporta Adnkronos- che rischia di travolgere la rete di assistenza nazionale in mancanza di risorse aggiuntive per nuove assunzioni e investimenti in tecnologia". 

Secondo gli esperti "nella fase del dopo-lockdown ci saranno sempre più pazienti con disturbi mentali e sempre meno psichiatri e operatori sanitari in grado di curarli. Trecentomila pazienti in più, tra coloro che soffrono di ansia post-traumatica per i lutti, le perdite, il danno economico e l'incertezza per il futuro, svilupperanno disturbi psichici e faranno richiesta di aiuto ai servizi di salute mentale. I primi segnali di questa ondata stanno già investendo la rete di assistenza con un preoccupante impatto - rimarcano Massimo di Giannantonio ed Enrico Zanalda, presidenti Sip - E' un aumento di un terzo rispetto ai 900 mila già a carico dei servizi di tutta Italia che, se non affrontato subito e con interventi concreti, rischia non solo di peggiorare le condizioni di assistenza, ma anche di condurre il tessuto sociale a una grave sofferenza psichica, con un rischio concreto di aumento della povertà. A questo pesante bagaglio - concludono - si dovranno poi aggiungere le anomalie comportamentali di abuso di alcol e sostanze, di cui non c'è ancora un quadro completo".

L'appello degli psichiatri: "Servono fondi e 800 specialisti in più"

Non si può dunque mettere in secondo piano la salute mentale, soprattutto in questa emergenza. L'appello degli psichiatri è chiaro: "La ricostruzione delle macerie sanitarie ed economiche non può prescindere dalla cura delle ferite psichiche, senza la quale il tessuto sociale sarà molto provato, con un rischio di aumento della povertà". La Sip "chiede di inserire, prioritariamente, nell'agenda del Governo e delle Regioni, proprio la cura dei disturbi mentali, con lo stanziamento immediato di almeno 40 milioni di euro per l'assunzione di 800 psichiatri e la diffusione della telepsichiatria. Senza salute mentale non può esserci ripresa e la ripartenza deve correre in parallelo con la centralità del benessere psichico, tenendo conto dell'incremento esponenziale dei disturbi dell'adattamento, con ansia e depressione, conseguenti alla pandemia", precisano gli psichiatri. 

"Le risorse aggiuntive che il Governo sembra voler destinare in queste ore alla sanità devono coprire anche quest'esigenza - precisano Massimo di Giannantonio ed Enrico Zanalda, presidenti Sip - Sarà inoltre necessario un percorso di telepsichiatria diffusa che consenta di raggiungere un maggior numero di persone mantenendo in sicurezza operatori e pazienti, che così devono spostarsi meno e ridurre il numero delle potenziali occasioni di contagio. Una delle cose positive della gestione del lockdown è stata l'apertura ai supporti digitali audio e video che vanno ulteriormente implementati, insieme alla ricetta elettronica. Occorre che le aziende sanitarie investano in queste tecnologie e che gli operatori vengano addestrati adeguatamente - concludono gli esperti - Per la formazione la Sip sta predisponendo corsi appositi per tutte le professionalità".

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