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Venerdì, 19 Aprile 2024
CORONAVIRUS / Francia

In Francia 130 casi di coronavirus, ma i giornali parlano (anche) d'altro

Nonostante i casi siano in rapido aumento, stampa e istituzioni stanno facendo la loro parte per evitare isterismi e scene di panico. Annullati tutti gli eventi con oltre cinquemila persone: l'obiettivo è posticipare il picco dei contagi per non mandare in tilt gli ospedali

I casi di Covid-19 in Francia sono diventati 130, di cui 12 persone guarite, 2 morti, 116 ricoverati e 9 gravi. Ad annunciarlo Jerome Salomon, direttore generale del ministero della Salute francese. Nonostante l’impennata dei contagi (che solo giovedì erano appena 38) il primo ministro Edouard Philippe ha fatto sapere che la Francia non chiuderà i confini, perché - come peraltro ha ricordato anche l’OMS - "i virus attraversano le frontiere" e quindi "non serve a nulla". Philippe ha assicurato che il sistema sanitario del suo paese "è solido" e dotato "di tutti gli strumenti necessari" per far fronte alla crisi del coronavirus.

La Francia ora è il secondo Paese in Europa per numero di contagiati (in Germania il numero di contagiati è di poco più basso: 129). Il bilancio secondo le autorità è dovuto a un importante focolaio nell’Oise (dipartimento dell’alta Francia non molto distante da Parigi), nel quale si contano 47 casi. Dei  130 contagiati, ha reso noto il direttore generale della Sanità, 72 fanno parte di un "cluster" interno, mentre 37 sono di ritorno da Paesi esteri dove circola il virus. Altri casi sono in corso di investigazione. 

Coroanavirus, così la Francia si prepara all'epidemia

Per contenere la diffusione del virus le autorità hanno annullato tutti gli eventi con oltre cinquemila persone e cancellato la mezza maratona prevista oggi nella Capitale. Serrande abbassate al Louvre che questa mattina non ha aperto su richiesta del personale del museo, preoccupato per i rischi di contagio. Le scuole resteranno chiuse in cinque città dell’Oise, focolaio dell’epidemia. Malgrado i casi di Covid-19 siano in deciso aumento, per ora in Francia non ci sono stati isterismi. E anche la stampa francese sta trattando l’argomento con molta prudenza. Nessun allarmismo, i toni restano bassi.

L'emergenza coronavirus sui media francesi

Nell’edizione cartacea Le Monde dedica ampio spazio alla situazione in medio-oriente, con Erdogan "sempre più isolato in Siria". In evidenza, in prima pagina, c’è anche spazio per il Covid-19: "Gli ospedali sono già sotto pressione".

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Ieri Le Figaro ha dedicato l’intera copertina al conflitto siriano relegando il coronavirus ad un trafiletto sulla sinistra. Anche sui siti on line la parola d’ordine è sobrietà: questa mattina LesEchos apriva il giornale con la riforma delle pensioni, stessa scelta anche da parte del già citato Le Figaro. In home page Le Monde avverte i suoi lettori che la Francia è divenata il "secondo focolaio in Europa", riportando l’avvertimento dell’OMS a non sottovalutare l’epidemia, ma nel lessico come nell’impaginazione prevale la misura.

Un atteggiamento molto diverso rispetto ai media italiani che invece nei giorni caldi dei primi contagi non si sono certo distinti per sobrietà. Anche le istituzioni francesi stanno però facendo la loro parte per evitare che il panico si diffonda tra la popolazione: misure mirate (e non draconiane), poche polemiche e nessun cortocircuito comunicativo. Per ora la situazione è ampiamente sotto controllo, ma il peggio deve ancora arrivare. 

Secondo il ministro della Sanità Olivier Véran le misure di contenimento servono soprattutto a guadagnare tempo, perché negli ospedali ci sono ancora molte persone ricoverate a causa dell'influenza. Si cerca dunque di evitare che i due eventi epidemici non si sovrappongano. "Non siamo sicuri di poterlo fare - ha detto Véran - ma stiamo facendo di tutto per riuscirci".

Articolo aggiornato alle 20:20 dopo l'annuncio delle autorità francesi di altri 30 casi di persone contagiate da Covid-19. 

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