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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus più infettivo? Per i medici l'importante è lavare (bene) le mani

"La via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria, lo studio tedesco non deve creare allarme". Lo spiega l'Istituto superiore di sanità. Come lavarsi le mani? Scegliere disinfettanti contenenti alcol e per le superfici semplice candeggina

Coronavirus, le ultime notizie hanno destato particolare allarme ed è bene fare un po' di chiarezza. C'è un nuovo studio appena pubblicato da alcuni ricercatori tedeschi in cui si illustra come i coronavirus umani "possono rimanere infettivi sulle superfici inanimate a temperatura ambiente fino a 9 giorni".

Ma la possibilità di contagio è comunque ristretta perché - come spiegano gli stessi ricercatori - non vi sono dati sulla trasmissibilità attraverso il contatto.

Secondo Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità lo studio tedesco non deve creare allarme anche perché condotto su altri coronavirus e non su quello cinese.

"La via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria anche perché rispetto alle precedenti malattie infettive respiratorie, Mers e Sars il nuovo coronavirus si trasmette molto più velocemente".

Rimane validissimo il consiglio di lavarsi bene le mani. Come spiega la ricerca i coronavirus sono molto facili da inattivare, basta la candeggina diluita, l'alcol e i gel disinfettanti a base di alcol. Gli stessi rimedi utili per il virus dell'influenza che sta raggiungendo il suo picco in questi giorni. 

L'Iss pubblica una serie di domande e risposte per fare chiarezza su coronavirus e superfici.

L'alcol è efficace per disinfettare le superfici? Sì, i disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% sono efficaci per distruggere il virus sulle superfici.

La candeggina è efficace per disinfettare superfici e pavimenti? I disinfettanti a base di cloro all'1% sono in grado di disinfettare le superfici distruggendo il virus.

Il lavaggio delle mani serve veramente per prevenire l'infezione da coronavirus? Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l'infezione. Bisogna lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 20 secondi.

Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol. Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate.

Quanto dura il periodo di incubazione? Il periodo di incubazione fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi varia fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.

Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus? I sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. 

Qual è la differenza tra i sintomi dell’influenza, di un raffreddore comune e del nuovo coronavirus? I sintomi sono simili, è necessario effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.

Come proteggersi dal coronavirus? Igene delle mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol. evita di toccarti occhi, naso e bocca, perché le mani possono toccare superfici contaminate dal virus e potresti trasmettere il virus dalle superfici al tuo corpo. Utile mantenere una distanza di almeno 1 metro dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata.

La mascherina serve? L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus, mentre non serve indossare più mascherine sovrapposte.

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Coronavirus, nuovi casi

Intanto l'Organizzazione mondiale della Sanità ha diffuso il nuovo bellettino che parla di 40.235 casi confermati di coronavirus in Cina e 909 i decessi. Fuori dal Cina sono stati registrati 319 casi in 24 nazioni, con un solo decesso.

"Il nuovo coronavirus è un nemico comune, che possiamo battere solo se combattiamo uniti" ha detto il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Il coronavirus in Italia

Il terzo caso di coronavirus confermato nel nostro Paese, primo in un italiano, è stato confermato il 6 febbraio dall'Istituto superiore di sanità. Riguarda uno dei 56 connazionali fatti rientrare da Wuhan e sottoposti a quarantena nella citta militare della Cecchignola. È stato trasferito allo Spallanzani in isolamento dove si trovano anche i primi due casi di Coronavirus in Italia, una coppia di turisti cinesi, ricoverati dal 29 gennaio.

Secondo l'ultimo bollettino medico le loro condizioni cliniche sono stazionarie e proseguono la terapia antivirale sperimentale.

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