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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, attività motoria e passeggiate: cosa si può fare. Aumentano i positivi che violano la quarantena

Sono 39 le persone denunciate perché sorprese fuori casa nonostante la positività al test. Passeggiate genitore-figli: dopo la circolare di ieri il Viminale fa chiarezza

Sono più che raddoppiati rispetto al giorno precedente i positivi al covid-19 denunciati per violazione della quarantena nell'ambito delle verifiche sul rispetto delle misure di contenimento del coronavirus: 39 ieri, contro i 15 di lunedì. Secondo i dati diffusi dal Viminale, ieri sono state 230.951 le persone e 94.006 i negozi controllati e 6.608 i cittadini e 103 gli esercenti sanzionati. In 93 sono stati poi denunciati per false dichiarazioni. Infine sono 32 i negozi chiusi e 12 quelli sottoposti a chiusura provvisoria.

Il numero delle persone sanzionate (6608) si mantiene invece grossomodo stabile: due giorni fa erano state 6623, ieri 6348. Il dato di oggi (6608) è dunque in linea con quello dei giorni scorsi. 

Dopo la circolare di ieri il Viminale fa marcia indietro

Bisogna però continuare a tenere alta l'attenzione. Per questo, dopo la circolare diffusa ieri che autorizzava le passeggiate genitore-figli, il Viminale ha precisato che "le regole sugli spostamenti non cambiano". Secondo il ministero la circolare del 31 marzo "si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale. In particolare, è stato specificato che  la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione di spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute". 

"Per quanto riguarda l'attività motoria - si legge ancora nella nota del ministero dell'Interno - è stato chiarito che, fermo restando le limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione. La circolare ha ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all'aperto e che continua ad essere vietato l'accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici".

Quando si può uscire di casa

In sostanza secondo il ministero per attività motoria non bisogna intendere l'attività sportiva (jogging), ma solo "il camminare in prossimità della propria abitazione". Gli spostamenti restano consentiti solo per necessità indifferibili o per motivi di salute. 

Ricapitolando: 

  • I bambini possono passeggiare con un genitore, ma solo nei pressi della propria abitazione e per motivi di necessità.
  • Gli spostamenti dei singoli restano consentiti solo per andare a fare la spesa, per motivi di salute o altre situazioni di necessità (compreso portare fuori il cane).
  • "L’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging)". 
  • Resta vietato svolgere attività ludiche e ricreative all'aperto. 
  • Resta proibito l'accesso a parchi, ville e giardini pubblici. 

De Luca: "In Campania le passeggiate sono vietate"

Ci sono però delle Regioni che hanno contestato l'apertura del governo alle passeggiate genitore-figli. In primis la Campania dove - come ha ribadito il governatore Vincenzo De Luca - resta in vigore l'ordinanza regionale che prevede il divito assoluto di "uscire a passeggio o andare a fare jogging". "Sarebbe un delitto vanificare i sacrifici fatti in queste settimane abbandonandosi ora a comportamenti irresponsabili" ha detto De Luca in una lettera inviata al governo. 

Fedriga: "Il Friuli non allenta le disposizioni, passeggiate restano vietate"

Passeggiate vietate anche in Friuli. "In questo momento rimane di estrema importanza che tutti i cittadini continuino a osservare scrupolosamente le disposizioni nazionali e regionali di contrasto alla diffusione del coronavirus. Non è consentito pertanto fare jogging e passeggiate, anche in presenza di figli minori". A ricordarlo sono il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi che informano che la Regione, già nelle prossime ore, emanerà una circolare interpretativa per chiarire ogni dubbio in materia. "La Regione non intende allentare queste disposizioni - sottolineano Fedriga e Riccardi - anche perché l'intenzione del Governo pare essere quella di prorogare almeno fino al prossimo 13 aprile l'efficacia dell'ultimo Dpcm. Non appena sarà emanato il nuovo decreto, andremo a confermare i principi in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 contenuti nell'ordinanza emanata dalla Regione il 21 marzo scorso".

Fontana: "Non è cambiato nulla rispetto a prima"

Anche  l'assessore lombardo al Welfare, Gallera, ha polemizzato con il Viminale definendo la circolare "un atto gravissimo". Il governatore Attilio Fontana ha poi ricucito lo strappo, spiegando di aver avuto "un colloquio telefonico con la ministra Lamorgese" che ha chiarito l'equivoco. 

"Oggi - ha spiegato Fontana - ho inviato una lettera ai sindaci per ribadire che non è cambiato nulla rispetto a prima. Il contenuto dell'ordinanza che scadrà il 4 aprile continua a essere in vigore e valida. Fino ad allora i comportamenti che si sono tenuti fino a ieri dovranno continuare ad essere mantenuti". Sulla circolare del Viminale, ha poi aggiunto, "dovrebbero uscire dei chiarimenti, ma con Lamorgese abbiamo risolto ogni problema".

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