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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La bufala della vitamina C come cura per il coronavirus

Il messaggio audio sta circolando su WhatsApp: "Gli ospedali la stanno usando come terapia e i pazienti rispondono benissimo". Ma si tratta di una fake news

In questi giorni di emergenza da Coronavirus, le fake news si sprecano: tra queste c'è quella sulla cura alla vitamina C. Una cura che, viene millantato in un messaggio audio che sta girando su WhatsApp, funziona su pazienti positivi al Covid19 ed è già stata adottata in diversi ospedali. Voce anonima, cura falsa. Certamente la vitamina C non fa male, anzi fa benissimo, ma purtroppo non funge da vaccino naturale al virus.

Coronavirus, la bufala della vitamina C per curare la malattia

"Vitamina C a tutti quanti: bambini, adulti e soprattutto anziani, nell'ordine di 1-2 grammi al giorno". Questo il contenuto messaggio (anonimo) che sta rimbalzando come una 'catena di Sant'Antonio', con l'invito a divulgare "il più possibile" l'informazione sull'efficacia della sostanza nella prevenzione e nella cura di Covid-19: "Dal San Gerardo di Monza" al "Policlinico" e al "Sacco, insomma gli ospedali più infestati - recita una voce femminile - la stanno usando come terapia e i pazienti rispondono benissimo. Quindi: assunzione di vitamina C anche a scopo preventivo".

L'esperto: "Fake news, nessuna cura con integratori"

Il Sacco di Milano ha però già smentito la notizia. E di bufala parla pure Andrea Gori, direttore Malattie infettive del Policlinico di Milano: "Smentisco nella maniera più assoluta - dice all'AdnKronos Salute - Nessuna vitamina C, nessuna terapia con integratori. In questo momento - precisa lo specialista, fra i camici bianchi in trincea contro l'emergenza - non esiste una profilassi efficace per il coronavirus". L'audio fa riferimento a "notifiche arrivate a noi ospedalieri", consiglia "una spremuta di arancio, limone e un kiwi al giorno, supplementato da una compressa da 1 grammo di Cebion che trovate nelle parafarmacie o nelle farmacie".

E Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, conferma che "per il Cebion effervescente, il prodotto in genere più venduto, in questo periodo le richieste sono quasi raddoppiate".

Morale della favola? In questo momento è fondamentale non dare credito ad audio anomini o di dubbia provenienza: le cure miracolose non esistono. 
 

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