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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Dopo Bibione, anche a Rimini si pensa di vietare le sigarette in spiaggia

Anche nella città romagnola si pensa di seguire l'esempio di Bibione, che dal 2019 vieta il fumo su tutti gli otto chilometri dei propri arenili

Chilometri e chilometri di spiagge "smoke free" anche in Italia? Dopo Bibione - dove nei suoi otto chilometri di arenile dal 2019 sarà proibito fumare - anche a Rimini si pensa di adottare un provvedimento simile, individuando per ogni stabilmento delle zone per fumatori separate delle altre, come avviene già da tempo nei locali pubblici. 

Dopo Bibione, no alle sigarette in spiaggia anche a Rimini?

La proposta arriva dall'assessore alla Sicurezza ed Igiene Pubblica del comune romagnolo, Jamil Sadegholvaad (che tra l'altro è un accanito fumatore, come ricorda Il Resto del Carlino). Se Bibione sarà completamente smoke free, Rimini potrebbe adottare quindi un approccio più soft, con un provvedimento inserito nell'ordinanza balneare 2019 che imporrà ai titolari degli stabilimenti di individuare le aree riservate ai fumatori e saranno previste anche sanzioni. 

"E' una questione di civiltà, e anche di rispetto per chi non fuma: si tratta di una migliorare la convivenza al mare", ha affermato Sadegholvaad.

L'idea di Sadegholvaad lascia però freddi operatori balneari e bagnini, che temono possa avere ripercussioni negative sul turismo, come scrive Repubblica

A Bibione intanto si è arrivati alla prima vera stagione "smoke free" dopo anni di sperimentazioni ed esperimenti. Sarà possibile fumare in chioschi e aree dedicate. 

Legambiente: "38 cicche ogni 100 metri di spiaggia"

Intanto lo scorso maggio Legambiente aveva diffuso i risultati della campagna di indagini Beach Litter 2018. Dall'analisi di 78 spiagge erano emersi quasi 50mila rifiuti e i mozziconi di sigaretta figuravano al sesto posto delle classifica dell'immondizia lasciata sulla battigia. Quasi tremila cicche sono state ritrovate sulle spiaggie: 38 per ogni 100 metri esaminati. 

La cattiva gestione dei rifiuti urbani resta la causa principale (42%) della presenza dei rifiuti sulle spiagge italiane e il dossier di Legambiente ricorda che "questa categoria di rifiuto è rappresentato per lo più da imballaggi alimentari (sacchetti di dolciumi e bottiglie, ad esempio), in primis, e da rifiuti da fumo, principalmente mozziconi di sigaretta ma anche accendini, pacchetti di sigarette e imballaggi dei pacchetti". 

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