"Chiudere il Vaticano, i Cardinali in Africa": l'ultima provocazione di Don Mazzi
Don Antonio Mazzi il prete "contro" torna a parlare in occasione dei suoi 90 anni. Per vincere la droga si è inventato esperienze itineranti salvando migliaia di giovani "irrecuperabili". Ora guarda alla sua Chiesa e ricorda il dialogo con Papa Francesco
Con quello che indossa un Cardinale - tra collana, croce d'oro, anello col diamante - si potrebbero sfamare 10 africani. "Ma non si vergognano?" accusa don Antonio Mazzi che torna a far discutere. Il sacerdote più radiotelevisivo d'Italia, già fondatore del programma di recupero per tossicodipendenti Exodus, è intervenuto stamane su Radio24 in occasione dei suoi 90 anni.
"Non ho fatto il prete da impiegato del Padre Eterno. La rovina della Chiesa non sono i pochi preti, ma sono i preti che ci sono: cominciando dai Cardinali. Il Vaticano deve scomparire. Il Papa deve tornare in una casetta ad Assisi".
Don Antonio Mazzi, il prete "contro" è nato a Verona nel 1929. Per vincere la droga si inventa esperienze itineranti, utilizza lo sport, la musica e il teatro salvando migliaia di giovani "irrecuperabili" iniziando ripulendo Parco Lambro a Milano.
Quale sarebbe la prima cosa che farei se fossi Papa? "Chiuderei il Vaticano - risponde a Radio 24 - e San Pietro diventerebbe una chiesa normale. I Musei Vaticani li darei in affitto ai giapponesi e ai cinesi. I Cardinali li manderei in Africa, che c`è bisogno di preti. Immaginate il Cardinal Bertone in Africa, senza attico e senza vestito rosso".
È vero che il Papa ti ha confidato di sentirsi solo?
"La frase esatta che mi ha detto il Papa è: `tocco appena la crosta`."
“Non aspettiamo domani per fare quello che è importante fare oggi”... e ve lo dice un novantenne!#ciaociaociao e buon fine settimana a tutti!
— Don Antonio Mazzi (@donAntonioMazzi) November 15, 2019
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