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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Foggia

“Non vendiamo Libero perché siamo eleganti”: edicolante replica alle battute di Feltri su Conte e Foggia

Il giornalista bergamasco aveva definito il premier “ben vestito nonostante sia di Foggia”, scatenando le polemiche

Pochi giorni fa, in un editoriale su Libero, Vittorio Feltri aveva descritto così il premier Giuseppe Conte: "È signore gradevole, addirittura ben vestito nonostante sia di Foggia, e questo ce lo rende simpatico”.

Parole che hanno fatto arrabbiare i foggiani. Tra loro, un edicolante di Biccari che ha affisso un biglietto sulla finestra della propria edicola per dire: “In questa edicola di Biccari siccome siamo eleganti non vendiamo Libero”.

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Il sindaco Gianfilippo Mignona ha condiviso la foto, manifestando “stima, affetto e appoggio incondizionato al mio amico Vincenzo Onorato, edicolante del nostro paese, che decide di rispondere alle offese di Feltri a tutti i foggiani nel modo più ‘elegante’ possibile: non vendendo Libero. Applausi”.

Feltri vs. Foggia

“Prima di rispondere al direttore Feltri ho verificato che i miei assessori non fossero portatori sani di ineleganza. Li ho convocati nella Sala Fedora del Teatro Umberto Giordano, che è per definizione simbolo di eleganza, per visionare personalmente il loro modo di vestire. E mi sono ripromesso di fare lo stesso con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte”, era stata la replica del sindaco di Foggia Franco Landella dopo le parole di Feltri, definendole poi "una grave caduta di stile" e lamentando il fatto di aver fatto di Foggia un "paradigma negativo". "Ed è questo che è inaccettabile. Non i suoi giudizi estetici – che lasciano il tempo che trovano e di cui, in tutta onestà, ci interessa davvero poco – quanto l’idea che Foggia sia usata come termine di paragone imbarazzante. È il luogo comune elevato ad argomento politico, la mancanza di rispetto celebrata come invettiva, l’insulto velato trasformato in trovata spiritosa".

Durante la partita Foggia-Spezia, i tifosi foggiano hanno esposto uno striscione: “Feltri altro che saggista, sei un lecchino analfabeta alcolista”.

Su Feltri era comparso poi un altro editoriale di Feltri: “I foggiani non amano scherzare. E offendono Feltri”. “Noi bergamaschi siamo montanari poco vanitosi e ce ne infischiamo degli insulti dei foggiani a cui va la mia simpatia, compresi gli illetterati autori dello striscione”.

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