rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità Germania

Coronavirus, la Germania "ha già un piano" per il dopo-lockdown: e l'Italia?

Secondo Reuters la Germania avrebbe già stilato un elenco di misure, tra cui l’obbligo di indossare mascherine in pubblico, limiti sugli assembramenti pubblici e il monitoraggio rapido delle ‘catene’ di contagio, per la fine del lockdown, prevista il 19 aprile

Più di 100 mila casi confermati, più di 1800 vittime secondo il bilancio ufficiale. Per l'agenzia di stampa Reuters la Germania avrebbe già stilato un elenco di misure, tra cui l’obbligo di indossare mascherine in pubblico, limiti sugli assembramenti pubblici e il monitoraggio rapido delle ‘catene’ di contagio, per la fase dell'emergenza successiva al lockdown, il periodo di isolamento che dovrebbe terminare il 19 aprile, una settimana dopo Pasqua.  In base alle proposte, contenute nella bozza di un piano d’azione a cui hanno lavorato al ministero degli Interni teutonico e visionato ieri da Reuters, l'obiettivo del piano - che non è ufficiale - è quello di mantenere il numero di persone contagiate da ogni persona al di sotto di 1 mentre la vita pubblica sarà autorizzata a riprendere gradualmente.  La Germania ritene che sia necessario tracciare più dell’80% delle persone con cui un individuo infetto ha avuto contatti entro 24 ore dalla diagnosi. Per quel che riguarda l'apertura delle scuole, le decisioni saranno prese su base regionale nei singoli land. I controlli alle frontiere, ora molto severi, saranno progressivamente allentati.

Inoltre in base a quanto riportato dalla Deutsche Presse-Agentur, storica agenzia di stampa tedesca, la Germania istituirà la quarantena di due settimane per i cittadini che rientrano dall'estero nel quadro della lotta alla diffusione del Coronavirus nel paese. La decisione segue le raccomandazioni in tal senso del comitato di crisi sul Covid-19. Tale misura verrà applicata ai cittadini tedeschi e ai residenti di lunga data e ai cittadini dei paesi dell'Unione Europea che rientrano nel paese dopo diversi giorni trascorsi all'estero. Le restrizioni nei movimenti sono applicate da metà marzo ai cittadini di altri paesi e ai residenti di lunga data: l'ingresso nel paese è consentito solo a chi ha un "valido motivo per viaggiare" come ad esempio i cittadini europei che attraversano la Germania per rientrare nel loro paese. Secondo fonti citate dall'agenzia tra le misure al vaglio del comitato di crisi anche gli aiuti alle imprese attraverso piene garanzie statali sui prestiti fino a 800mila Euro in presenza di determinate condizioni.

Non ci sono comunicazioni ufficiali del governo in merito. Ma a Berlino pare intravedersi un piano, un progetto di riapertura. Quanto prima ci si augura che lo stesso si possa dire anche dell'Italia, dove non è dato sapere al momento che cosa attendersi dalle 23.59 del giorno di Pasquetta in poi. Tutti danno ormai per scontata una proroga di grandissima parte delle restrizioni anche dopo il 13 aprile, tuttavia non ci sono indicazioni su quale strada il governo punterà per iniziare a pensare alla futura fase 2 dell'emergenza: test sierologici diffusi per mappare il contagio? App sugli smartphone per tenere traccia dei movimenti della popolazione per avvertire così i contatti di chi risulta positivo? Riapertura per tappe e scaglionata, magari con differenze regionali? Tra venerdì e sabato il premier Conte, che lavora sempre a stretto contatto con il comitato tecnico scientifico, darà forse le prime indicazioni. Nessuno ragionevolmente chiede al governo italiano di dire "quando", ma di dire "come" si procederà nei prossimi mesi.

Coronavirus, il messaggio d'amicizia dalla Germania: "Italiani, siamo con voi"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, la Germania "ha già un piano" per il dopo-lockdown: e l'Italia?

Today è in caricamento