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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ilaria Cucchi pronta a querelare Salvini: "Mio fratello non è morto di droga"

Commentando la sentenza di condanna per i carabinieri ritenuti responsabili di omicidio preterintenzionale, il leader della Lega ha detto che rispetta la famiglia ma "il caso testimonia che la droga fa male sempre e comunque". Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, ha annunciato una possibile querela

Ilaria Cucchi non ci sta e annuncia una possibile querela contro Matteo Salvini. Ieri il leader della Lega, commentando la sentenza di condanna a dodici anni per due carabinieri ritenuti responsabili della morte di Stefano Cucchi, ha detto che rispetta la famiglia ma "il caso testimonia che la droga fa male sempre e comunque".

"Anch'io da madre sono contro la droga, ma Stefano non è morto di droga - ha detto oggi Ilaria Cucchi intervistata da Massimo Giannini a "Circo Massimo" su Radio Capital -. Contro questo pregiudizio e contro questi personaggi ci siamo dovuti battere per anni. Tanti di questi personaggi sono stati chiamati a rispondere in un'aula di giustizia, e non escludo che il prossimo possa essere proprio Salvini". E ha concluso: "Che c'entra la droga? Salvini perde sempre l'occasione per stare zitto".

Ilaria Cucchi pronta a querelare Salvini: la frase del leader della Lega

Ieri Salvini aveva detto di essere "vicinissimo alla famiglia, la sorella l’ho invitata al Viminale. Se qualcuno ha usato violenza ha sbagliato e pagherà. Questo testimonia che la droga fa male, sempre e comunque. E io combatto la droga in ogni piazza".

Cucchi, la frase di Salvini: "Testimonia che la droga fa male sempre e comunque"

I due carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro sono stati condannati ieri in primo grado a dodici anni per omicidio preterintenzionale nel processo per la morte di Stefano Cucchi. La sentenza è arrivata dieci anni dopo la morte del 31enne geometra romano. Per loro l'accusa aveva chiesto una condanna a 18 anni. Assolto dall'accusa di omicidio Francesco Tedesco, l'imputato divenuto poi testimone che con le sue dichiarazioni ha fatto luce sul presunto pestaggio subìto da Stefano Cucchi in caserma la notte del suo arresto: a suo carico rimane solo la condanna a due anni e sei mesi per falso. Stesso reato, quest'ultimo, che viene contestato a Roberto Mandolini, comandante interinale della stazione Appia: tre anni e otto mesi. Sono stati invece assolti dall'accusa di calunnia Vincenzo Nicolardi e Tedesco e Mandolini.

Accuse prescritte per 4 medici, uno è stato invece assolto. "Ora mio fratello riposa in pace", è stato il commento di Ilaria Cucchi.

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