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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Antisemitismo, barbarie quotidiana: la politica chiede "norme", ma serve soprattutto cultura

Ogni giorno circa 200 insulti compaiono sui social nei confronti di Liliana Segre, 89 anni, senatrice a vita, sopravvissuta ad Auschwitz e testimone dell'Olocausto. Conte: "Norme per contrastare il linguaggio dell'odio". Ma l'antisemitismo si combatte soprattutto con la cultura

Una barbarie quotidiana, a cui è doveroso non abituarsi. Come altro la si può definire? Ogni giorno circa 200 insulti compaiono sui social nei confronti di Liliana Segre, 89 anni, senatrice a vita, sopravvissuta ad Auschwitz e testimone diretta dell'Olocausto. Un'ondata di inaudita violenza da arginare con regole stringenti, certo, ma non solo. A tutela delle persone ma anche della nostra democrazia. La senatrice a vita parlerà anche di questo lunedì in un convegno a Milano dal titolo "Dal Binario 21 ad Auschwitz. Il linguaggio dell'odio: incontro con Liliana Segre", che si terrà alle 14 allo Iulm. 

I giornali hanno riportato i dati dell'Osservatorio antisemitismo e alcuni esempi di insulto."Questa (...) ebrea di m. si chiama Liliana Segre, chiedetevi che cazzo ha fatto (così è scritto, senza h, Ndr) per diventare senatrice a vita stipendiata da noi ed è pro invasione? Hitler non ai (ancora senza h) fatto bene il tuo mestiere", si legge in uno dei messagi riportati da Repubblica. La solidarietà del mondo politico è bipartisan, e anche il premier Conte invita il Parlamento a 'introdurre norme contro il linguaggio dell'odio a tutti i livelli'. 

Conte: "Norme per contrastare il linguaggio dell'odio"

 "Voi siete l'Italia della gioia, siete la trama della coesione nazionale. Voi siete l'Italia bella" e "dobbiamo lavorare tutti insieme per scacciare l'Italia brutta, che si annida in quelle centinaia di messaggi che arrivano alla senatrice Liliana Segre. Quello è il messaggio dell'odio e dobbiamo scacciarlo via". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte intervenendo ieri a Roma alla Giornata nazionale del folklore e delle tradizioni popolari facendo riferimento ai messaggi razzisti e antisemiti inviati alla senatrice a vita.

"Io - ha continuato - inviterò tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento, senza distinzione, per introdurre delle norme per contrastare il linguaggio dell'odio a tutti i livelli, nel dibattito pubblico e nelle comunicazioni via social".

Insulti a Segre, Faraone (Iv): "Mozione per una Commissione straordinaria"

Martedì il Senato voterà la mozione per l'istituzione della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza. Prima firmataria Liliana Segre, a seguire Loredana De Petris, Davide Faraone, Andrea Marcucci, Gianluca Perilli... Orgoglioso di aver apposto la mia firma sulla mozione, orgoglioso di votarla con tutto il gruppo Italia Viva. Sarebbe un bella risposta agli odiatori, infine, se a presiedere la commissione fosse proprio lei, Liliana Segre, con quel numero di matricola 75190, tatuato sull'avambraccio dai nazisti ad Auschwitz". Così il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone.

Zingaretti (Pd): "Schifato dagli insulti a Liliana Segre"

"Schifato. Non trovo termine più adatto per commentare i continui insulti che la senatrice Liliana Segre riceve ogni giorno in rete. La mia solidarietà, e quella di tutti i democratici. Sono insulti antisemiti o di genere che non possono passare più inosservati. Stiamo entrando negli anni venti del nuovo millennio: nessuno si tiri indietro affinché siano anni di pace, di rispetto della dignità umana e di valorizzazione delle differenze. Grazie anche questa volta per il suo coraggio, a una grande donna italiana! Lei non sarà mai sola". Lo ha scritto su facebook il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

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Antisemitismo, D'Incà (M5s): "Serve uno sforzo a tutti i livelli"

"Gli insulti antisemiti che si registrano ogni giorno in rete e che colpiscono brutalmente la senatrice #LilianaSegre, richiedono uno sforzo a tutti i livelli per sanzionare e impedire questa nuova barbarie. L'odio si combatte con la cultura della memoria e regole invalicabili". Lo scrive in un tweet il ministro per i Rappporti con il Parlamento Federico D'Incà.

Calderoli (Lega): "Polizia Postale individui chi insulta" 

"Solidarietà e vicinanza a Liliana Segre per gli odiosi attacchi e insulti subiti sui social e sul web. Confido che la Polizia Postale individui questi personaggi e scattino le adeguate sanzioni per il massimo loro previsto. Sono con Liliana Segre, sempre e comunque, e contro ogni rigurgito antisemita. Io purtroppo ricevo ogni giorno insulti, e ogni tanto anche minacce, alcune anche recenti dalla Turchia, ma non riesco ad accettare insulti verso nessun avversario politico e ancora di più non li posso accettare verso una grande donna come Liliana Segre" dice il senatore Roberto Calderoli, vice presidente del Senato.

Le norme sono utili, ma odio, razzismo e antisemitismo si combattono soprattutto con la cultura: se il tema resterà davvero centrale nel dibattito pubblico nei prossimi giorni è già un primo piccolo passo.

Proponiamo un punto di partenza. Da due anni esiste Ebraismo in Pillole, un sito creato dall’Associazione di cultura ebraica Hans Jonas, e sostenuto dall’Unione delle comunità ebraiche italiane e dalla Fondazione Pincus per l’educazione nella Diaspora di Gerusalemme. Il Ministero dell’Istruzione ha accettato di inserire questo portale nel programma di attività previste dal protocollo d’intesa tra lo stesso Miur e l’Ucei in materia di lotta all’antisemitismo. Perché si deve partire, come sempre, proprie dalle scuole.

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