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Martedì, 16 Aprile 2024
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La difesa non è sempre legittima, anche con la nuova legge

Si può sparare ad un ladro che entra dentro casa? Ora il disegno di legge sulla legittima difesa apporta una modifica al codice penale

La commissione Giustizia del Senato ha concluso l'esame del disegno di legge sulla legittima difesa e ha affidato il mandato al relatore, Andrea Ostellari, della Lega, per esaminare il provvedimento in aula martedì 23 ottobre.

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede rivela come sul tavolo del ministero di via Arenula oltre alla legittima difesa vi sia anche l'intenzione di vietare il rito abbreviato (e il relativo sconto di pena) nei casi di reati per cui è prevista la pena dell'ergastolo. Approvato anche il disegno di legge sul voto di scambio politico-mafioso (primo firmatario il pentastellato Giarrusso) che colpisce chi accetta lo scambio di voti sapendo che ha a che fare con un mafioso condannandolo a un periodo tra 10 e 15 anni di carcere e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.

La difesa è sempre legittima?

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Due le modifiche apportate nel passaggio in commissione rispetto al testo originale del ddl sulla legittima difesa che ha come obiettivo quello di tutelare dalle grane giudiziarie chi - costretto dalle circostanze - si trova a "fronteggiare un pericolo di aggressione in case, uffici e nelle immediate adiacenze". Nel testo si sottolinea come la difesa sia legittima qualora l'aggressore apporti una minaccia esibendo "armi proprie o improprie o ancora con travisamenti o altri accorgimenti idonei a determinare uno stato di paura".

In particolare il disegno di legge sulla legittima difesa si compone di un solo articolo che apporta una modifica al codice penale, in particolare all'articolo 52 a cui aggiunge una tutela estesa alle immediate vicinanze di abitazioni e negozi e un comma in cui specifica come venga identificato come "offesa" qualsiasi modalità che generi uno "stato di paura o agitazione".

Plauso da Forza Italia con il senatore azzurro Giacomo Caliendo che ha confermato come vi sia "condivisione sul testo" bollinato dalla commissione. Critico il Partito Democratico con la senatrice Valeria Valente che accusa: "Questa riforma apre il varco a ingenerare ancora più insicurezza e rischia di lasciare i cittadini ancora più soli perchè li spinge a rispondere alla violenza con altra violenza, a difendersi da soli, e in più genera false aspettative perchè il processo non potrà essere evitato in quanto c'è l'obbligatorietà dell'azione penale".

Legittima difesa: che cosa dice la legge

Attualmente l'articolo 52 del codice penale stabilisce come non sia punibile chi - costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta - si difende con violenza sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa (primo comma). Sussiste un rapporto di proporzione se viene usata un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere: a) la propria o la altrui incolumità; b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d'aggressione (secondo comma).

Complementare alla legittima difesa appare il tema dell'abuso della scriminante: si parla infatti di eccesso colposo di legittima difesa, a fronte di una reazione di difesa eccessiva: non c’è volontà di commettere un reato ma viene meno il requisito della proporzionalità tra difesa ed offesa configurandosi un'errata valutazione colposa della reazione difensiva.

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La giurisprudenza ha, in definitiva, dimostrato come la presunzione legale introdotta per la violazione di domicilio non sia stata in grado di superare i rigorosi limiti di liceità della legittima difesa: la Cassazione ha ritenuto come lo stesso ingresso fraudolento o clandestino nella dimora dell'aggredito, in carenza sempre della aggressione o della esposizione della controparte ad un pericolo alla propria vita o incolumità, non acquisisca rilievo per invocare la scriminante della legittima difesa. In poche parole nell'ipotesi in cui l'aggredito agisca per difendere beni patrimoniali necessita il duplice requisito della non desistenza e del pericolo di aggressione.

Nella Sentenza n. 32282 del 2006 la Cassazione affrontò un caso in cui all'imputato era contestato l'eccesso di legittima difesa per avere esploso un colpo di pistola dalla finestra dell'abitazione contro un ladro in fuga che in seguito moriva per le lesioni riportate: dopo che in primo grado l'imputato era stato assolto, la Corte di Appello di Napoli, riconosceva la responsabilità penale dell'imputato e infine la Corte suprema aveva ritenuto l'imputato colpevole dell'eccesso di legittima difesa in quanto dalle risultanze processuali si evinceva che non sussisteva un "pericolo di aggressione" e la vittima, dandosi alla fuga, aveva in sostanza desistito dal suo iniziale intento aggressivo. 

Infine sempre la Cassazione nella Sentenza n. 28802 del 3 luglio 2014 ha ritenuto di non potrà giustificare l'uccisione con uso legittimo delle armi di un ladro introdottosi in casa quando sia messo in pericolo soltanto un bene patrimoniale dell'aggredito.

Fdi: "Legge da troppa discrezionalità ai guidici"

Proprio questa discrezionalità dei guidici è stata imputata dal senatore di Fratelli d'Italia, Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e cofirmatario della proposta di legge. "Per Fratelli d'Italia la difesa di chi si oppone per tutelare la propria incolumità è sempre legittima, senza che vi possa essere una valutazione discrezionale circa lo stato d'animo di chi è aggredito. Secondo noi non si può pretendere che chi si difende in quelle condizioni possa essere oggetto di alcun processo. Speriamo che in Aula la Lega e la stessa Forza Italia tengano fede all'impegno preso davanti agli elettori".

Lega: "Legittima difesa operativa entro l'anno"

"Entro l'anno la riforma della 'legittima difesa' dovrebbe diventare operativa a tutti gli effetti" dichiarano il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone e il presidente della commissione Giustizia del Senato Andrea Ostellari, esponenti della Lega.

Il testo sarà vagliato dal Senato e, ricevuto il via libera, passerà in seconda lettura alla Camera.

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