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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Lui non ci sarà". Salvini ora arruola anche i suoi nemici

Foto e volti di personaggi ostili alla Lega per lanciare la manifestazione dell'8 dicembre a Roma. La nuova campagna social del vicepremier fa discutere

Il “nemico” (politico s’intende) arruolato per affermare la propria identità. La nuova strategia comunicativa della Lega porta alle estreme conseguenze un espediente che in politica è tutt’altro che inedito: individuare un “nemico” e “darlo in pasto” ai propri sostenitori. Così, per lanciare la manifestazione dell’8 dicembre a Roma, Matteo Salvini ha scelto un nuovo motto: “Lui non ci sarà”.

Ormai da qualche giorno il vicepremier pubblica sui social foto e video di personaggi che con la Lega hanno evidentemente poco a che spartire: loro – dice Salvini - a Roma non ci saranno. La campagna pare stia funzionando se è vero – come è vero – che sui giornali e sui social se ne sta parlando molto. Nel mirino del vicepremier finora sono finiti in tanti, e non tutti sono personaggi noti. L’importante è che stiano dall’altra parte.

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Uno che a Roma non ci sarà “di sicuro”, scrive ad esempio Salvini su Twitter, è Roberto Saviano; ma non ci sarà neppure l’ex ministro Valeria Fedeli, così come non ci saranno il sindaco di Riace Mimmo Lucano e il fotografo Oliviero Toscani. Anche la pagina facebook della Lega si dà da fare e così la lista degli indesiderati si fa di ora in ora più lunga. Si va da Matteo Renzi a Maria Elena Boschi, da Gad Lerner a chef Rubio: ci sono dentro un po’ tutti, comprese le tre attiviste sarde che hanno protestano contro il vicepremier intonando “Bella Ciao”. È stato lo stesso Salvini a postare il filmato su facebook, spiegando che “loro sicuramente sabato prossimo a Roma non ci saranno”.

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Tra i volti noti troviamo anche quello di Fabio Fazio, uno che al vicepremier non è mai andato a genio, ma ci sono anche Piero Fassino e Paolo Gentiloni, nonché gli ex tecnici Mario Monti ed Elsa Fornero. In una parola: la vecchia classe dirigente, idealmente (e implicitamente) contrapposta al nuovo popolo sovranista; un popolo che vede nel “capitano” l’unico argine possibile alla deriva progressista e radical-chic.

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Non mancano le proteste: secondo il quotidiano del Pd Democratica, la campagna della Lega ha l’obiettivo di “amplificare lo scontro”. Salvini, scrive Agnese Repicetta, si è “dimenticato che ora non è più, soltanto, il leader di una fazione politica ma il ministro degli Interni che dovrebbe quindi rappresentare tutti i cittadini, anche quelli che non la pensano come lui”. In tal modo, da luogo simbolo di apertura e dialogo, la piazza di sabato prossimo potrebbe diventare “il luogo dello scontro, dell’odio e della divisione”.

E in tanti sui social stanno protestando contro quella che, a detta dei detrattori, assomiglia ad una lista di proscrizione dei nemici. Su Twitter è partita così una sorta di contro-campagna, a suon di post e foto ironici. “Lui non ci sarà”, twitta ad esempio un utente postando la foto di un agente della guardia di finanza (ovvia allusione ai guai finanziari della Lega). Ma non ci saranno neppure la Isoardi, Gesù, Albert Einstein e così pure la materia grigia.

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