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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Partorisce mentre è in coma per il Covid, si risveglia ma la sua bambina è in un altro ospedale

Appena aperti gli occhi, la donna di 34 anni, tornata a Palermo da Londra nei giorni scorsi, ha cercato sua figlia. Alla piccola, nata prematura con un cesareo, è stato però riscontrato un problema cardiaco ed è stata trasferita a Taormina. Discrete ma stabili le condizioni di entrambe

Due vite salvate, una lenta ripresa e un futuro tutto da scoprire. La donna bengalese di 34 anni risultata positiva al coronavirus al rientro da Londra a Palermo (dove ha la residenza) si è finalmente svegliata dal coma: ha riaperto gli occhi dopo il suo ricovero e dopo il parto del quale fino ad oggi non sapeva ancora nulla. La donna cercava la sua bambina, nata con un cesareo alla trentesima settimana, con un peso di appena 1,4 chili e trasferita in una struttura specializzata di Taormina per un problema cardiaco congenito.

La sua mamma, risvegliatasi dal coma farmacologico indotto dai medici dell'ospedale Cervello di Palermo a causa delle sue condizioni, si è dovuta accontentare per ora delle rassicurazioni del personale sanitario che in queste ore non ha mai perso di vista entrambe: le loro condizioni di salute sono discrete ma stabili. L'incontro tra madre e figlia è solo rimandato. La gioia, quando arriverà il momento, sarà presumibilmente incontenibile.

Si sveglia dal coma la mamma positiva al Covid che ha partorito una bambina

"Pian piano abbiamo registrato un miglioramento e ora - ha spiegato a PalermoToday Baldassarre Renda, primario di Rianimazione del Cervello di Palermo - la donna è cosciente, le sue condizioni generali sono discrete e ha iniziato a respirare autonomamente, anche se dovrà iniziare un percorso di riabilitazione". Gli ultimi accertamenti sanitari eseguiti hanno evidenziato che il virus ha smesso di attaccare il sistema immunitario della 34enne, risultata negativa al Covid-19 dopo i risultati degli ultimi tamponi. A contribuire probabilmente anche le sacche di plasma autoimmune arrivate nei giorni scorsi con un volo di Stato all'aeroporto Falcone-Borsellino dall'azienda ospedaliera di Pavia.

In accordo tra i medici palermitani e colleghi messinesi, la neonata è stata trasferita in una struttura specializzata di Taormina. La piccola è affetta da una cardiopatia congenita e in un primo momento si era ipotizzato di eseguire un intervento chirurgico. Ipotesi accantonata, per ora, in attesa di capire l'evolversi della situazione. La bambina, come ha spiegato Mario Tumminello, primario di Neonatologia del Cervello, è stata estubata dopo 24 ore "ed è stata sottoposta ad una ventilazione meccanica blanda, ma ora le condizioni sono stabili. L’ecografia cerebrale è risultata buona mentre l’ecocardio ha mostrato un patologia congenita che nulla ha a che vedere con la nascita prematura".

"La sua cardiopatia - aggiunge il dottore Tumminello - poteva dare degli scompensi emodinamici e per questo, dopo esserci consultati con i colleghi, abbiamo deciso di portarla lì perché si era ipotizzato di eseguire un intervento. I chirurghi, durante il ricovero nella Terapia intensiva cardiologica, hanno fatto le loro valutazioni ma viste le condizioni si è deciso di aspettare. Mi aggiorno con loro quotidianamente, anche perché prima o poi dovrà tornare qui tra le braccia della mamma".

In coma affetta da coronavirus, diventa mamma a Palermo: è il primo caso in Italia

Per salvare la 34enne, colpita dal Covid-19 in piena gravidanza, è stato fatto davvero di tutto: fondamentale l'arrivo da Pavia del plasma autoimmune, l’unica terapia che non fosse troppo aggressiva per una donna incinta. Plasma che ha consentito di arrivare fino all'11 giugno, quando la piccola ha potuto vedere la luce grazie ad un parto cesarero. La neo mamma era partita a fine maggio da Londra, dove si trovava per lavoro. Dopo uno scalo a Roma era arrivata a Palermo, dove risiede con i parenti. Dopo poco tempo, già in stato di gravidanza avanzato, si era sentita male: febbre e problemi di respirazione. I familiari si sono allarmati e hanno chiamato i soccorsi: aveva preso il coronavirus e la situazione era gravissima. Grazie ai medici, però, è sopravvissuta, fino a riuscire a dare alla luce una splendida bimba: si è trattato del primo caso in Italia di parto su paziente positiva in coma farmacologico. Una bambina che, però, non ha ancora potuto vedere. Il destino, infatti, ha voluto che mentre la donna di 34 anni si svegliava dal coma, la piccola venisse trasferita al centro specializzato di Taormina per un problema congenito al cuore. 

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