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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Marta Cartabia eletta prima donna presidente della Corte costituzionale

"Si è rotto un 'vetro di cristallo'", ha detto Marta Cartabia. Votata all'unaminità, resterà in carica fino a settembre 2020. Nominata giudice della Corte costituzionale del 2011, il suo nome era circolato nei giorni della crisi di governo prima del Conte bis come possibile premier

Marta Cartabia è la prima donna presidente della Corte costituzionale. La giurista cattolica è stata eletta dai giudici riuniti al palazzo della Consulta all'unaminità, con 14 voti a favore e la sua scheda bianca. Il suo mandato da presidente della Consulta - di cui dal novembre 2014 era vicepresidente - scadrà a settembre del prossimo anno, essendo di nove anni la durata della carica di giudice costituzionale.

Milanese di San Giorgio su Legnano, 56 anni, Cartabia è giudice della Corte Costituzionale dal 2011, nominata dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.  Il suo nome era circolato la scorsa estate prima della nascita del governo Conte bis, come possibile premier: sarebbe stata la prima donna nella storia della nostra Repubblica a ricoprire l'incarico di presidente del Consiglio.

Cartabia dopo l'elezione alla guida della Consulta: "Rotto un 'vetro di cristallo'"

"Si è rotto un 'vetro di cristallo'", h detto Cartabia dopo la nomina. "È un passo significativo per la storia delle nostre istituzioni. Le donne in magistratura sono in maggioranza, rappresentano il 53% ma non ai vertici, nelle alte cariche. La mia elezione è un po' l'elezione di tutte loro... In tal senso sento tutta la responsabilità di questa carica e l'onore di essere qui, sperando di fare da 'apripista'".

Cartabia ha fatto riferimento anche a quanto dichiarato dalla neopremier finlandese Sanna Marin subito dopo l'elezione. "Spero che anche in Italia si possa arrivare a dire che età e sesso non contano, anche se nel nostro Paese un po' contano ancora". Cartabia ha aggiunto infine: "Per me, sono state decisive alcune figure femminili, a partire da mia madre, e alcuni modelli formativi, soprattutto maschili, che mi hanno incoraggiata e sostenuta. Sono stati tutti decisivi perché accadesse quello che oggi è accaduto: ma se me lo avessero predetto dieci anni fa, avrei risposto con una risata!".

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Chi è Marta Cartabia

Dopo essersi laureata con lode in giurisprudenza all’Università di Milano nel 1987 con una tesi dal titolo “Esiste un diritto costituzionale europeo?” (relatore è stato Valerio Onida, futuro presidente della Corte costituzionale), Cartabia ha conseguito un dottorato di ricerca presso l’istituto universitario europeo di Fiesole e una specializzazione sui temi della giustizia costituzionale comparata all’Università di Aix-Marseille, portando avanti anche attività di ricerca all’estero, soprattutto negli Usa (dopo la laurea è stata research fellow all'University of Michigan Law School di Ann Arbor sotto la direzione dei professori J. H. H. Weiler e T. Sandalow).

Ricercatrice di diritto costituzionale all’università di Milano da 1993 al 1999, fra il 1993 e il 1995 ha svolto le funzioni di assistente di studio presso la Corte costituzionale. Professore associato (1999-2000) e ordinario (2000-2004) di istituzioni di diritto pubblico presso l'Università degli Studi di Verona, dal 2004 Cartabia è professore ordinario di diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove è anche stata titolare del corso Jean Monnet in diritto costituzionale europeo (2005 - 2008). Ha insegnato in numerosi atenei, in Italia e all'estero, tra cui Tours, Tolone, San Sebastián, Eichstätt. È stata Inaugural Fellow allo Straus Institute for Advanced Study in Law and Justice (New York University), diretto da Joseph H.H. Weiler.

È anche Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana ed è stata la terza donna in assoluto ad essere nominata alla Consulta, dopo Fernanda Contri e Maria Rita Saulle.

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