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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Primo maggio, Mattarella: "Passaggio epocale, il governo dia indicazioni chiare"

"Appare finalmente possibile un graduale superamento delle restrizioni. Ora guardiamo alla ripresa: ad essa, vanno indirizzati, in modo concorde, gli sforzi di tutti, senza distrazioni"

Prudenza e chiarezza: è questo il cuore del messaggio di Sergio Mattarella agli italiani (ma anche al governo) dopo due mesi di confinamento. "Finalmente si riparte" ma non si può archiviare "l'angoscia delle settimane precedenti, sotto la violenta e veloce aggressione del virus o il fatto che abbiamo superato i duecentomila contagi e che ogni giorno dobbiamo piangere alcune centinaia di vittime". Prudenza e ancora prudenza: sicurezza e lavoro devono sempre andare di pari passo. Non è il momento di "vanificare i sacrifici fin qui fatti". Oggi primo maggio si celebra l'importanza del lavoro il presidente della Repubblica parla con chiarezza anche alla politica. Serve in questa situazione di grave emergenza "un responsabile clima di leale collaborazione tra le istituzioni e nelle istituzioni".

"Attraversiamo un passaggio d'epoca pieno di difficoltà. Riusciremo a superarle" dice il Presidente della Repubblica. Per la ripresa legata all'emergenza coronavirus "sono necessarie indicazioni -ragionevoli e chiare- da parte delle istituzioni di governo ma, oltre al loro rispetto, è soprattutto decisiva la spontanea capacità di adottare comportamenti coerenti nella comune responsabilità di sicurezza per la salute". 

"Appare finalmente possibile un graduale superamento delle restrizioni. Ora guardiamo alla ripresa: ad essa, vanno indirizzati, in modo concorde, gli sforzi di tutti, senza distrazioni o negligenze. A cominciare dal consolidamento dei risultati sin qui ottenuti nella lotta al virus, a un equo, efficace e tempestivo sostegno alle famiglie e alle attività produttive, a quanti sono rimasti disoccupati e senza reddito, in modo da conservare intatte tutte le risorse del nostro capitale sociale e da consentire di far sopravvivere e far compiere un salto di qualità alla organizzazione delle imprese e alla offerta di servizi, con scelte avvedute, nella consapevolezza che sono destinate a incidere sulla qualità della vita di ciascuna famiglia, sugli stessi tempi e ritmi della vita quotidiana delle persone".

"La ripresa è possibile perché nei quasi due mesi precedenti siamo riusciti ad attenuare molto la pericolosità dell'epidemia". 

"Dobbiamo difendere questo risultato a tutela della nostra salute. Non vanno resi vani i sacrifici fatti sin qui se vogliamo assieme riconquistare, senza essere costretti a passi indietro, condizioni di crescente serenità. Non va dimenticata - aggiunge Mattarella - l'angoscia delle settimane precedenti, sotto la violenta e veloce aggressione del virus, né che abbiamo superato i duecentomila contagi e che ogni giorno dobbiamo piangere alcune centinaia di vittime. So che possiamo fare affidamento sul senso di responsabilità dei nostri concittadini - manifestato, in questo periodo, in misura ammirevole dalla loro quasi totalità - perché, nelle nuove condizioni, ci si continui a comportare con la necessaria prudenza".

Non mancano certo i toni di fiducia e ottimismo, in questo messaggio del primo maggio così particolare. Il presidente premette come l'Italia sia oggi un "Paese maturo e forte" e proprio per questo deve saper cogliere dalla sventura le opportunità. L'Italia "concorde e unita" deve saper "ridisegnare attraverso il lavoro" il futuro prossimo del Paese: "la battuta d'arresto che abbiamo subìto spinge - scrive Mattarella - ad accelerare verso un cambiamento che deve valorizzare e non subire fenomeni come la globalizzazione e la digitalizzazione dell'economia, con scelte lungimiranti". E per fare questo non può mancare il contributo dell'Europa. Che, il presidente lo riconosce, ha "già assunto importanti decisioni". Tornare tutti al lavoro, quindi, perchè "l'Italia vuole costruire il suo domani" e perchè "non ci può essere Repubblica senza lavoro, come afferma solennemente il primo articolo della nostra Costituzione". Ma serve subito "un equo, efficace e tempestivo sostegno alle famiglie e alle attività produttive, a quanti sono rimasti disoccupati e senza reddito, in modo da conservare intatte tutte le risorse del nostro capitale sociale". "Alla ripresa vanno indirizzati, in modo concorde, gli sforzi di tutti, senza distrazioni o negligenze". Guardare al futuro senza lasciare nessuno indietro: le sfide che attendono il Paese sono difficili, lo dice chiaramente Mattarella, che si augura la crisi sia l'occasione per risolvere alcuni nodi storici come precarietà, lavoro nero, disoccupazione nel Mezzogiorno.

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