La Ocean Viking sbarca a Pozzallo, ma ci sono altri 105 migranti bloccati in mare
La nave ha attraccato nel porto in provincia di Ragusa: delle 104 persone a bordo, 70 verranno ricollocate in Francia e Germania. Restano in stallo invece le situazioni di altre due imbarcazioni: la Alan Kurdi e la Open Arms
La nave Ocean Viking ha attraccato a Pozzallo, il porto sicuro individuato dal Viminale dove verranno sbarcati i 104 migranti, che hanno trascorso gli ultimi 11 giorni nel limbo, senza sapere dove avrebbero toccato finalmente terra. Ma non tutti resteranno in Italia, in virtù dell'accordo di Malta, 70 di loro verranno ricollocati tra Germania e Francia.
I 104 migranti a bordo della nave delle organizzazioni Sos Mediterranée e Medici Senza Frontiere erano stati salvati lo scorso 18 ottobre, e da quel giorno erano rimasti in attesa di un segnale da parte dell'Italia. Tra di loro ci sono ben 41 minori, 27 maschi e 14 femmine: quasi la metà hanno meno di 15 anni e ci sono anche due bambini molto piccoli.
Ocean Viking, Msf ringrazia Italia, Francia e Germania
“Siamo sollevati e apprezziamo che Francia, Germania e Italia abbiano finalmente trovato una soluzione per ricollocare i 104 sopravvissuti a bordo della Ocean Viking e le 90 persone a bordo della Alan Kurdi”, è il messaggio affidato a Twitter dal capo missione di Medici senza frontiere, Michael Fark, che sottolinea: “Dopo giorni bloccati in mare e le terribili condizioni sofferte in Libia e durate tutto il loro viaggio, finalmente verranno portati in salvo”. Con un avvertimento finale: “Queste lunghe e disumane attese devono finire”.
“Nos sentimos aliviados y apreciamos que Francia, Alemania e Italia hayan encontrado finalmente una solución para la reubicación de los 104 sobrevientes a bordo del #OceanViking y los 90 del #AlanKurdi".
— MSF México (@MSF_Mexico) October 29, 2019
Michael Fark, coordinador general de MSF para Libia y el Mediterráneo. pic.twitter.com/VSVSoL6SS0
Anche Sos Mediterranee ha festeggiato con un tweet l'attracco della nave a Pozzallo: "#OceanViking ha attraccato al porto di #Pozzallo, Italia. Dopo più di 12 giorni di incertezza in mare, 104 sopravvissuti possono finalmente sbarcare in un Luogo Sicuro".
UPDATE: #OceanViking ha attraccato al porto di #Pozzallo, Italia. Dopo più di 12 giorni di incertezza in mare, 104 sopravvissuti possono finalmente sbarcare in un Luogo Sicuro pic.twitter.com/6GVoqdK6tw
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) October 30, 2019
Il Viminale in realtà, dopo la conclusione della procedura di ricollocazione nell’ambito del pre-accordo di Malta – ha individuato un porto sicuro solo per la Ocean Viking, la nave di Msf e Sos Mediterranee; ancora nessuna indicazione invece per la nave Alan Kurdi, della ong Sea-Eye, che aveva anche denunciato di essere stata minacciata in mare da imbarcazioni libiche.
Alan Kurdi e Open Arms, altri 105 migranti ancora bloccati
Ma se per la Ocean Viking si è arrivati ad una soluzione, non si può dire lo stesso per altre due navi; la Alan Kurdi, con a bordo 90 persone, e la Open Arms con 15. La prima, che era stata minacciata dalle motovedette libiche, si trova in mare da più di due giorni, in attesa di capire verso quale porto puntare, mentre la seconda si è aggiunta soltanto nella giornata di ieri, quando ha riposto ad una segnalazione arrivata 24 ore prima, salvando 15 migranti. Tra questi c'è anche il piccolo Wasim, un bambino che a bordo della nave ha compiuto un anno, come raccontato dal profilo Twitter della Open Arms. Anche lui è tra le 15 persone salvate da un gommone ormai sgonfio, che stava per affondare
Si chiama Wasim.
— Open Arms IT (@openarms_it) October 29, 2019
Oggi compie 1 anno.
Ha passato gli ultimi due giorni della sua vita su una barca nel #Med
Oggi è nato di nuovo su #OpenArms.
Nessun bambino, nessuno, dovrebbe rischiare la vita così per raggiungere un luogo sicuro.
Buon compleanno, Wasim! ❤️ pic.twitter.com/k2jjbOvsLd