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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Milano

Il padre naturale le cerca online, le figlie non vogliono: un giudice ordina a Fb di rimuovere il post

Dopo il no di Facebook e del Garante della Privacy, la decisione del tribunale civile di Milano: il post sulla bacheca pubblica dell'uomo è un "trattamento illecito dei loro dati personali"

Un padre ha cercato di mettersi in contatto con le figlie biologiche date in adozione tempo prima e per farlo ha lanciato un appello tramite il proprio profilo Facebook con nome, cognome e date di nascita delle due ragazze. Quando lo hanno saputo, le due hanno intrapreso una battaglia per vedere tutelati i loro diritti, vinta alla fine grazie all'intervento del tribunale civile di Milano.

I genitori adottivi delle due ragazze, che non volevano in alcun modo incontrare il padre biologico né essere rintracciate da lui, si sono rivolti prima a Facebook per chiedere l'eliminazione del post comparso sulla bacheca pubblica dell'uomo, per "trattamento illecito dei loro dati personali". Il post però, secondo Facebook, non aveva motivo di essere rimosso e anche il Garante della Privacy, a cui la famiglia si era rivolta, ha detto no.

Il tribunale civile di Milano ha accertato invece che "i messaggi sulla bacheca pubblica" del padre biologico "costituiscono trattamento illecito dei dati personali delle figlie naturali", idonei a identificarle, e ha quindi ordinato a Facebook Ireland Ltd di rimuovere e bloccare tutti quei messaggi contenenti dati personali delle due ragazze, facilmente reperibili anche con il semplice utilizzo di qualunque motore di ricerca.

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