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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Assicurazione auto e supermalus: una "rivoluzione" più dannosa che utile, parola degli attuari

L'ultima modifica apportata dal Parlamento alla nuova normativa sull'assicurazione auto rischia di compromettere il meccanismo del Bonus/malus. 

La rivoluzione della assicurazione Rc auto continua a far discutere. La cosiddetta Rc auto familiare in vigore da una settimana rischia di lasciare l'amaro in bocca a quanti confidavano in un beneficio. 

Come spiegano gli Attuari l'ultima modifica apportata dal Parlamento alla nuova normativa sull'assicurazione auto rischia di compromettere il meccanismo del Bonus/malus. 

Un emendamento inserito nel decreto Milleproroghe ha infatti introdotto il supermalus per chi fruisce delle polizze Rc auto familiari:  la penalità consiste nella retrocessione fino a cinque classi (a discrezione della compagnia) in caso di incidente con danno superiore a 5mila euro.

Rc auto, che cos'è il Supermalus

"La RC auto familiare -spiega una nota del Consiglio e dell'Ordine nazionale degli attuari- prevede che tutti i veicoli di una famiglia, anche di tipologia diversa (comprese le due ruote), possano essere assicurati con la classe di merito più bassa presente nella famiglia stessa. Con un emendamento dell'ultimo minuto, il n. 41, è stata data alle compagnie di assicurazione la possibilità di assegnare alla polizza per il veicolo di diversa tipologia che ha beneficiato dell'assegnazione della classe più favorevole, in caso di sinistro che abbia comportato un esborso superiore a 5.000 euro, una classe di merito superiore fino a 5 unità rispetto al malus 'di base' previsto in caso di sinistro".

Per gli attuari il correttivo apportato in extremis sembra finalizzato alla possibilità di una sorta di ravvedimento a posteriori. "In parole semplici: ti ho concesso un beneficio perché pensavo che lo meritassi, ma se mi sono sbagliato me lo faccio restituire. Così come è scritto, secondo gli Attuari questo emendamento rischia di essere più dannoso che inutile", spiegano.

"Innanzitutto, crea un precedente rivoluzionario nel sistema Bonus/Malus, condizionando la penalizzazione del contratto non solo all'avvenimento del sinistro, ma anche al suo importo: novità assoluta in evidente contrasto e incoerenza tecnica con gli spostamenti tra classi di merito che sono costruite in funzione del solo numero dei sinistri; anche per evitare, se si fosse legati anche o soltanto all'importo, l'attesa dei tempi di liquidazione. Inoltre il metodo Bonus/Malus -ricordano ancora una volta gli attuari- non è un meccanismo premio/punizione, ma un metodo di stima della rischiosità dell'assicurato basato sull'osservazione della sua storia".

"Per non tralasciare poi le residue criticità, anche gestionali, legate al fatto di aver lasciato la discrezionalità alle compagnie sia in termini di applicazione o meno, sia in termini di livello di 'penalizzazione': il che allontana sempre di più la cosiddetta classe universale 'CU' dall'essere poi riscontrabile dall'assicurato in termini di scala utilizzata dalla singola compagnia. Non è inoltre fissato un orizzonte temporale massimo di osservazione per l''attivazione' di tale possibilità; che quindi, in teoria, potrebbe colpire anche un guidatore che dopo 30/40 anni dall'aver beneficiato della norma si rendesse responsabile di un sinistro", si legge ancora nella nota.

"Infine, quelle '5' classi sono state definite senza alcun supporto statistico/tecnico, senza considerare il fatto che anche con una penalizzazione di 5 classi i peggiori guidatori potrebbero potenzialmente e paradossalmente avere ancora un vantaggio, cioè ritrovarsi comunque in una classe migliore di quella che senza RC auto familiare meriterebbero", dicono gli attuari che chiedono "perché si sia voluto fare figli e figliastri, riservando questa sorta di restituzione del beneficio ricevuto in caso di cattivo comportamento ai soli casi in cui i benefici della Rca familiare vengono concessi per 'veicoli di diversa tipologia', e non anche a quelli, altrettanto suscettibili di verifica a posteriori, concessi per i veicoli di uguale tipologia".

Rc auto, Attuari: "Si attui una tariffazione coerente"

L'Ordine degli attuari evidenzia come non si sia ancora compreso ciò che la professione attuariale sottolinea e ribadisce da tempo: ''Il susseguirsi di norme totalmente 'atecniche' che stanno interessando l'RC auto e, nello specifico, la gestione del Bonus/Malus - sottolinea Giampaolo Crenca, presidente del Consiglio nazionale degli attuari - stanno rendendo praticamente inutilizzabile una variabile che sarebbe invece fondamentale, se correttamente gestita, ai fini di una tariffazione coerente con i più basilari principi della tecnica attuariale".

"Per questo, ribadiamo l'urgenza di istituire un tavolo tecnico ad hoc, da tempo richiesto, che sia allargato a tutti gli esperti del settore e che possa contare anche sull'expertise degli attuari''.

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