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Giovedì, 25 Aprile 2024
Trasporti

Abbonamenti a bus, metro e treni: arriva il rimborso "causa Covid", ecco chi ne ha diritto

Il "decreto rilancio" ha introdotto una forma di ristoro (non in denaro) per chi non ha potuto usufruire del servizio: come funziona

Buone notizie per i pendolari che a causa dell’emergenza Covid non hanno potuto utilizzare il proprio abbonamento acquistato per viaggiare su treni, autobus, tram e metropolitane. Il "decreto rilancio" ha infatti introdotto il rimborso dei costi sostenuti per l’acquisto di abbonamenti di viaggio per servizi ferroviari e di trasporto pubblico dai viaggiatori. Possono accedere alla richiesta di ristoro i possessori di un abbonamento ferroviario o di trasporto pubblico locale in corso di validità durante il periodo interessato dalle misure governative e non hanno potuto utilizzare, del tutto o in parte, il titolo di viaggio.

Abbonamento non utilizzato, come chiedere il rimborso

La richiesta di rimborso dovrà essere inoltrata alla società che gestisce il servizio "allegando la documentazione comprovante il possesso del titolo di viaggio" e un'autocertificazione con la quale l’utente dovrà attestare che non ha potuto utilizzare l’abbonamento.  "Entro quindici giorni dalla ricezione della comunicazione", si legge nel decreto, "il vettore procede al ristoro" che può avvenire con l’erogazione di un vocheur o con il prolungamento della durata dell’abbonamento "per un periodo corrispondente a quello durante il quale non ne è stato possibile l’utilizzo".

Ma le modalità del rimborso sono ancora da definire

Fin qui il decreto. Nella realtà dei fatti però, almeno per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, le società che gestiscono i servizi di trasporti non si sono ancora mosse.

A Milano l’Atm ha fatto sapere nei giorni scorsi che l’amministrazione comunale "sta lavorando con Governo e Anci per il prolungamento degli abbonamenti. Come gestore del servizio di trasporto - si legge nel breve comunicato - recepiremo le decisioni una volta deliberate e comunicheremo le modalità per attuarle".

In sostanza, Comune di Milano, governo e Anci sono attorno a un tavolo per stabilire le varie misure da adottare e sembra che la linea scelta sia quella del prolungamento. È verosimile, quindi, che agli abbonamenti vengano aggiunti i due mesi - marzo e aprile  - "persi" a causa dell’emergenza sanitaria. A Roma Atac ha precisato che attende disposizioni dalla Regione Lazio la quale dovrà definire le modalità del ristoro.

A Torino la scorsa settimana il consiglio comunale ha approvato due mozioni che impegnano la giunta a interloquire con la Regione affinché i mesi inutilizzati siano rimborsati o congelati. Anche sotto la Mole tuttavia al momento non c’è nulla di concreto. 

Il rimborso per gli utenti del trasporto ferroviario

Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, Trenitalia e Italo hanno già disposto il rimborso dei biglietti non utilizzati a causa dell’emergenza sanitaria. Trenitalia ha fatto sapere che garantirà anche il ristoro degli abbonamenti delle Frecce alle persone che non hanno potuto viaggiare nel periodo compreso tra il 10 e il 31 marzo. Alla luce di quanto disposto dal "decreto rilancio" sono comunque attese novità. Per le informazioni del caso ed eventuali aggiornamenti, rimandiamo alle pagine di Trenitalia, Italo e Trenord.

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