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Sabato, 20 Aprile 2024
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Salvini e Bonafede mettono alla gogna Battisti: il manifesto shock

Il manifesto è comparso in Via Arenula a Roma, davanti alla sede del ministero della Giustizia. La rivendicazione del Collettivo Militant: "I due ministri cosplayers, mascherati per l’occasione da poliziotto e secondino, hanno inscenato uno spettacolo grottesco"

Ancora polemiche dopo l'arresto di Cesare Battisti, ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, e il suo arrivo in Italia dalla Bolivia. Un maxi manifesto che ritrae il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il ministro dell'Interno Matteo Salvini con alle spalle Cesare Battisti messo alla gogna e su scritto 'L'ostensione del mostro - Italia 2019' è stato affisso su un'edicola che si trova a pochi passi dal ministero della Giustizia, in via Arenula a Roma.

Il manifesto con Salvini, Bonafede e Battisti a Roma

Si tratta di un'azione rivendicata dal collettivo antagonista Militant. "Dopo la cattura di Cesare Battisti i due ministri cosplayers, mascherati per l'occasione da poliziotto e secondino, hanno inscenato uno spettacolo grottesco che ha riportato indietro di qualche secolo le lancette della giustizia italiana", scrive Militant. "L'ostensione del 'mostro' in pubblica piazza, l'esposizione della preda davanti alle televisioni nemmeno fosse un trofeo di caccia, la spettacolarizzazione dell'arrivo in aeroporto trasformato in uno show per le telecamere con tanto di palchetto autocelebrativo… fino ad arrivare alla realizzazione del video della vergogna - aggiungono -. Nessuno si era mai spinto fino a questo punto. Nemmeno i peggiori ministri democristiani nel periodo più buio delle leggi speciali erano scesi fino a questo livello. Per questa ragione questa mattina abbiamo voluto celebrare lorsignori affiggendo nei pressi del ministero di Grazia e Giustizia un quadro che li ritrae così come sono: due tronfi inquisitori di fronte ad una gogna. Fuori i compagni dalle galere - conclude il collettivo - amnistia e libertà per gli anni 70".

Anche Renzi si scaglia contro il governo sul caso Battisti: "Lo show di Salvini e Bonafede è una pagina nera delle Istituzioni italiane. Compito dei politici è far crescere i posti di lavoro, non i fan su Instagram", scrive su Facebook l'ex premier pubblicando anche un breve video di commento al video del ministro della Giustizia sull'arresto di Cesare Battisti.

Le indagini sulla cattura di Cesare Battisti

E intanto la relazione della Digos sulle attività che hanno portato all'arresto di Cesare Battisti sarà presentata in procura "nei prossimi giorni della prossima settimana". Lo ha detto Cristina Villa, dirigente della sezione antiterrorismo di Milano uscendo da un incontro organizzato a Palazzo di Giustizia del capoluogo lombardo dal procuratore generale Roberto Alfonso con il questore Marcello Cardona, il dirigente della Digos Claudio Ciccimarra e il sostituto procuratore Antonio Lamanna. Un colloquio voluto da Alfonso per esprimere agli investigatori "il più vivo compiacimento e apprezzamento per l'attività investigativa svolta per la cattura di Cesare Battisti".

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Cesare Battisti, professione fuggitivo

Nessuna anticipazione, da parte degli investigatori, sulla presunta rete di fiancheggiatori che avrebbe accompagnato la fuga e la permanenza di Battisti in Bolivia: "Non possiamo dire i numeri dei fiancheggiatori - dice Villa - perché rientra nella seconda parte della nostra attività e ci stiamo lavorando". Questo, avverte, "è un lavoro che per produrre ulteriori frutti richiede che ci sia riservatezza proprio per consentire gli elementi di cui disponiamo". Tuttavia, sottolinea la dirigente, "la Bolivia ha già dimostrato di voler collaborare"; del resto "se siamo arrivati a questo grande successo è anche grazie ai colleghi della Bolivia".

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