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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Salvini e il selfie col figlio del boss, M5s all'attacco: "Chiarisca all'Antimafia"

Lo scatto condiviso sui social ha scatenato un pandemonio. I 5 stelle campani Andrea Caso e Francesco Urraro: "Siamo allibiti, Salvini chiarisca al più presto la sua posizione". La replica: "Non chiedo i documenti a tutti"

Ogni giorno una polemica diversa. Matteo Salvini, nonostante non sia più un membro del governo, continua a far discutere, stavolta per una foto pubblicata sui social. Dopo il comizio tenuto domenica scorsa a Vignola, in provincia di Modena, il leader della Lega è stato avvicinato da Antonio Michele Matrone, che gli ha chiesto di scattare un selfie insieme, per poi postarlo sul proprio profilo Facebook. Probabilmente Salvini non lo sapeva, ed è bene mantenere il beneficio del dubbio, ma il giovane con cui si è scattato la foto in questione non era altro che il figlio di un noto boss della Camorra di Scafati, in provincia di Salerno, condannato all'ergastolo nel 2009. La condivisione dello scatto sui social, con la scritta “Un caffè insieme al mio caro amico Matteo”, ha scatenato un vero e proprio pandemonio, tanto che lo stesso Matrone è stato costretto a rimuovere la foto dalla sua bacheca, che però era già stata “immortalata” da numerosi quotidiani locali, che hanno riportato la notizia. Una bufera social che adesso si trasferisce su via più ufficiali: alcuni membri della Commissione parlamentare Antimafia hanno infatti chiesto dei chiarimenti.

Andrea Caso e Francesco Urraro, membri campani della Commissione parlamentare Antimafia, con la portavoce Virginia Villani della Commissione Lavoro alla Camera, hanno diramato una nota ufficiale: "Siamo rimasti allibiti per la foto, rilanciata oggi da alcuni quotidiani e siti napoletani, che ritrae Matteo Salvini con il figlio di un notissimo boss della camorra salernitana. Sarebbe stato il giovane a postare lo scatto, accompagnato dalla scritta: 'Un caffè insieme al mio caro amico Matteo'. Il ministro del 'più selfie per tutti' ci ha abituati in 14 mesi ad ogni tipo di foto, ballo ed esibizione canora, ma, se la politica balneare al Papeete poteva farci pure sorridere, qui invece c'è da piangere perché getta ombre su una persona che è stata ministro dell'Interno fino al giuramento del nuovo esecutivo. Per questo motivo chiediamo pubblicamente a Salvini di chiarire al più presto la sua posizione, meglio ancora se lo facesse in Commissione Antimafia". 

"Il segretario della Lega ci dica se la foto è stata scattata quando era ministro, se è davvero amico di Michele Matrone ed i suoi rapporti con lo stesso. Poco conta dove è stata fatta, scandalizzano certi comportamenti da parte di chi aveva il compito di contrastare la criminalità organizzata".

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"Certe foto - proseguono i 5 Stelle - non sono solo passaggi per i social network, come un cittadino onesto potrebbe pensare. No, al Sud certe foto sono molto di più, sono lette talvolta dalle sigle mafiose locali come l'apertura di uomini dello Stato a poteri antistatali. Specie quando la Lega è al governo della città, come in provincia di Salerno, a Scafati (comune sciolto per camorra nel 2017), dove il clan Matrone è stato protagonista di loschi rapporti tra politica e camorra. Adesso c'è il rischio che questo selfie possa essere interpretato come un pericoloso messaggio e noi non possiamo assolutamente consentire che la questione passi in secondo piano. Salvini chiarisca subito".

Non si è fatta attendere la replica di Salvini: «Faccio migliaia di foto ogni giorno, non chiedo la carta d'identità a chi mi ferma per strada», ha detto all'Agi il leader della Lega. Nel frattempo il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra si è invece complimentato con i suoi colleghi campani: "Appoggio in pieno la richiesta dei colleghi della Commissione Antimafia di chiarimenti da parte di Salvini sulla foto che lo ritrae con il figlio di un boss".

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