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Martedì, 19 Marzo 2024
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"Arrestate Matteo Salvini": l'editoriale al vetriolo di Michele Santoro

Il giornalista accusa il vicepremier della Lega di aver trasformato il Viminale in "un'agenzia di pubblicità" e di violare i principi della Costituzione "che ha solennemente giurato di rispettare". Santoro durissimo: "Non è il ministro della sicurezza, è il ministro della guerra civile"

"Di fronte al mondo civile mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di avere un Ministro dell'Interno che si chiama Matteo Salvini". Comincia così il durissimo editoriale di Michele Santoro, comparso sul suo sito. "Arrestate lui", è il titolo. Il giornalista interviene sul caso della nave Mare Jonio, posta ieri sotto sequestro probatorio dalla Guardia di finanza, scagliandosi in particolare contro le richieste di arresto avanzate da Matteo Salvini.

"Sequestrata la nave dei centri sociali. Ottimo. Ora in Italia c’è un governo che difende i confini e fa rispettare le leggi, soprattutto ai trafficanti di uomini. Chi sbaglia paga - aveva detto Salvini, intervistato da Radio Radio -. Ignorate le indicazioni della Guardia costiera libica che stava per intervenire, scelta di navigare verso l’Italia e non Libia o Tunisia, mettendo a rischio la vita di chi c’è a bordo, ma soprattutto disobbedienza (per ben due volte) alla richiesta di non entrare nelle acque italiane della Guardia di Finanza. Se un cittadino forza un posto di blocco stradale di Polizia o Carabinieri, viene arrestato. Conto che questo accada". 

Santoro contro Salvini: "Arrestate lui"

"Non è il ministro della sicurezza, è il ministro della guerra civile", scrive Santoro riferendosi a Salvini. Il giornalista ha pubblicato un editoriale breve in cui accusa il vicepremier di aver trasformato il Viminale "che dovrebbe essere la casa sicura di tutti, in un’agenzia di pubblicità al servizio di un partito". Salvini, secondo Santoro, "trattiene impunemente gente inerme in ostaggio, si sostituisce ai magistrati nell’indicare reati, celebra processi sommari pronunciando a mezzo stampa sentenze che prevedono il carcere per chi non condivide la sua disumanità". Azioni che lo rendono "un pericolo per la nostra democrazia", e che Michele Santoro non è più disposto a sopportare o sottovalutare.

Pietro, il comandante che ha detto no: "Salvini sa cosa significa avere 50 naufraghi a bordo?"

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Il giornalista continua spiegando tutti i motivi per cui bisognerebbe reagire contro le politiche e i messaggi del leader della Lega: dal dialogo aperto con i fascisti fino alla partecipazione al Convegno mondiale delle Famiglie in programma a Verona dal 29 al 31 marzo, opera di tradizionalisti "che insorgono contro i diritti civili e la libertà della donna". Michele Santoro accusa Matteo Salvini di violare i princìpi della Costituzione, "la stessa che ha solennemente giurato di rispettare".

"Se c’è uno che va processato è lui. Se c’è uno che ha invaso la nostra vita è lui. Se c’è uno che va arrestato è lui". 
 

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