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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Saluti romani sulla Rai, il servizio sui nostalgici di Mussolini diventa un caso

Le telecamere del Tgr Emilia Romagna sono state a Predappio dove circa 300 persone si sono riunite in corteo per ricordare la morte del Duce. Per Anzaldi (Pd) sulla tv pubblica è andata in scena "una vera e propria apologia del fascismo". Il direttore Casarin si dissocia

Fa discutere il servizio dedicato dal Tgr Emilia Romagna al raduno di nostalgici avvenuto ieri a Predappio, sulle colline di Forlì, per ricordare il 74esimo anniversario della morte di Benito Mussolini.

"Una giornata da cui è emersa una visione della storia a senso unico e destinata a suscitare polemiche" ha premesso la giornalista in studio prima di presentare il servizio. E le polemiche in effetti non sono mancate. Anche perché la scelta di intervistare alcuni dei partecipanti a conti fatti non si è rivelata molto felice.

Quando c’era lui, "tutto funzionava e c’erano tanti sogni, poi ho visto il crollo" afferma ad esempio Paola Gallo, 92 anni, ausiliaria della Repubblica Sociale. E ancora: "La democrazia si divide in due teste" dice un altro partecipante ai microfoni della Rai, “la democrazia anarchica che ha portato dissoluzione e quella organica che porta con sé ordine e disciplina, noi rivogliamo quella. Mussolini la chiamò fascismo. E' tutto qua". Più in generale è stato il taglio generale del servizio a suscitare qualche perplessità. 

Servizio sul raduno di nostalgici a Predappio, Anzaldi: "E' apologia del fascismo"

La denuncia è partita dal deputato del Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, che ha postato il video su facebook: "Al Tgr Emilia Romagna - scrive - è andato in onda un servizio che nulla ha a che vedere con l'informazione e molto con quella che è apparsa come una vera e propria apologia del fascismo. Due minuti di interviste e immagini, con tanto di saluti romani, sulla manifestazione fascista di Predappio per l'anniversario della morte di Mussolini. L'amministratore delegato Salini spieghi se questa è la nuova informazione Rai. Chi ha deciso di mettere in onda quel servizio? Chi non ha controllato? Il direttore Casarin sia chiamato a risponderne". 

"L'apologia del fascismo, nell'ordinamento giuridico italiano, è un reato previsto dall'art. 4 della legge Scelba attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione. Sarà interessante, anzi doveroso, sapere se in questi due minuti di servizio del Tgr si ravvisi il reato".

Il direttore del Tgr si dissocia, il caso finisce sul tavolo dell'Ad Salini

Poco dopo lo stesso direttore della Tgr Casarin ha commentato duramente l’accaduto:  "La Direzione della Tgr – scrive - si dissocia dal servizio relativo alla commemorazione di Benito Mussolini a Predappio e ne prende le distanze".

Secondo Casarin, la linea editoriale delle 24 redazioni della Tgr "si basa sul principio di una informazione equilibrata, a garanzia di un contradditorio in tutti i servizi, dalla politica alla cronaca. Equilibrio che deve rispettare la storia della democrazia italiana. D'intesa con l'azienda saranno effettuate le valutazioni del caso".

La vicenda è finita sul tavolo dell'ad Fabrizio Salini che, a quanto si apprende, ha manifestato forte irritazione. Salini avrebbe visto il servizio e chiesto una relazione dettagliata proprio al direttore della Tgr, Alessandro Casarin.

Mentana difende il giornalista Rai: "Ha documentato quello che stava avvenendo"

Va controcorrente invece Enrico Mentana. "Sono di un'opinione diversa rispetto alla maggior parte delle voci che ho sentito" scrive infatti il giornalista su fb. "Credo infatti che un reportage, anche breve, debba documentare quel che sta avvenendo, senza il dovere di interventi riequilibratori (che nel caso avrebbero avuto ancor meno senso)". 

Saluti fascisti a Predappio, il video andato in onda sulla Rai

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