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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Spostamenti tra regioni dal 3 giugno, tutti i dubbi di De Luca: "Non si capiscono i criteri"

Il presidente della Campania: "Se la mia regione avesse ancora oggi un livello di contagio elevato, non esiterei a chiedere io, per un dovere di responsabilità nazionale, una limitazione della mobilità per i miei concittadini"

Pare ormai certo il via libera agli spostamenti regionali dal 3 giugno prossimo, ovvero dalla mezzanotte tra martedì e mecoledì. C'è però chi avanza dubbi e perplessità."Davvero non si comprende quali siano le ragioni di merito che possono motivare un provvedimento di apertura generalizzata e la non limitazione della mobilità nemmeno per le province ancora interessate pesantemente dal contagio". Così, in una nota, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in merito alla possibile ripresa della mobilità generalizzata tra le regioni a partire dalla prossima settimana.

"Si ha la sensazione che, per l'ennesima volta, si prendono decisioni non sulla base di criteri semplici e oggettivi ma sulla base di spinte e pressioni di varia natura. Si poteva decidere semplicemente, togliendo i nomi delle regioni, che - ha aggiunto il governatore - i territori nei quali nell'ultimo mese c'era stato un livello di contagi giornalieri superiore a un numero prefissato (200 - 250 - 300...) fossero sottoposti a limitazioni nella mobilità per un altro breve periodo".

De Luca ha poi aggiunto: "Se la mia regione avesse ancora oggi un livello di contagio elevato, non esiterei a chiedere io, per un dovere di responsabilità nazionale, una limitazione della mobilità per i miei concittadini". Il governatore De Luca ha poi aggiunto che la Campania è "da sempre impegnata a tutela dell'unità nazionale". "Abbiamo riconfermato la nostra solidarietà incondizionata ai nostri concittadini della Lombardia, e al presidente Fontana rispetto ad aggressioni che nulla hanno a che vedere con un dibattito politico e di merito civile. Noi - ha proseguito - non abbiamo dimenticato neanche per un attimo, la tragedia immane che ha colpito tanti territori lombardi e tante famiglie".

"Ciò detto - ha concluso il vulcanico governatore-, valuteremo le decisioni del governo, se e quando saranno formalizzate. Adotteremo, senza isterie e in modo responsabile, insieme ai protocolli di sicurezza già vigenti, controlli e test rapidi con accresciuta attenzione per prevenire per quanto possibile, il sorgere nella nostra regione di nuovi focolai epidemici".

Spostamenti tra regioni dal 3 giugno: riapertura totale, ma il discorso è davvero chiuso?

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