rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

Taser, le città che dicono "no" a Salvini: niente pistola elettrica per i vigili

Dopo Palermo e Torino, anche il Consiglio comunale di Milano ha approvato l'odg che vieta di dotare la polizia locale dei taser "perché pericolosi". Lega all'attacco, in vista della possibile discussione del decreto sicurezza bis

Anche Milano è una città "no taser". Dopo Palermo e Torino, il capoluogo lombardo ha votato l'ordine del giorno promosso da Antigone - associazione non governativa che si interessa della tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale - contro la dotazione della pistola elettrica al corpo di Polizia locale. Una possibilità introdotta dal decreto Salvini su sicurezza e immigrazione per le città con oltre 100mila abitanti. Milano diventa così la terza città italiana ad approvare un ordine del giorno in tal senso.

Taser agli agenti della polizia locale: il consiglio comunale di Milano dice "no"

Nella città lombarda questa proposta è stata raccolta dalla consigliera di "Milano Progressista" Anita Pirovano e condivisa dalla maggioranza e dal sindaco Beppe Sala. Nel dettaglio, il parlamentino ha approvato un ordine del giorno in cui si chiedeva alla giunta di "non dotare il corpo di polizia locale della città di Milano di pistole con impulsi elettrici (taser)". Il motivo? Secondo la forza politica di maggioranza, i taser sarebbero "particolarmente pericolosi, specie nei confronti dei soggetti più vulnerabili, e lesivi dei diritti fondametali della persona". Sempre nel documento si legge che l'utilizzo della pistola elettrica "distrarrebbe la polizia locale dai compiti che le sono propri e senza l'assolvimento dei quali la vivibilità delle città risulterebbe fortemente compromessa".

Nel testo approvato a larga maggioranza viene stigmatizzato l'utilizzo del taser, adottato dalla seconda parte del 2018 da carabinieri e polizia in via sperimentale. Secondo un'indagine di Amnesty International, riportata nel testo della mozione, "più di 400 persone sono morte negli Usa dopo essere state colpite da pistole taser". Alla fine i voti a favore sono stati 22 sui 27 presenti al momento della votazione. Contrari Lega e Forza Italia, mentre il Movimento 5 stelle si è astenuto.

No ai taser, Antigone: "Le altre città seguano questo esempio"

"Nelle settimane successive all’approvazione del DL Salvini – dichiara Patrizio Gonnella, presidente di Antigone - abbiamo inviato a tutti i sindaci e i consiglieri delle città con oltre 100.000 abitanti una proposta di ordine del giorno affinché non si dotassero gli agenti della polizia locale di quest’arma potenzialmente letale, come ci dimostrano le esperienze dei Paesi dove è già in uso". "Ringraziamo la consigliera Pirovano, il sindaco Sala e tutta la maggioranza consigliare. Siamo felici che Milano abbia deciso di essere una città no taser", dice ancora Gonnella. "Ci auguriamo che anche le altre città seguano questo esempio e, ancor di più, che questo sia un segnale affinché sul taser in dotazione alle altre forze dell'ordine si possa tornare presto indietro. Certamente un segnale importante dalle grandi città italiane sta arrivando, anche in vista della possibile discussione del decreto sicurezza bis", conclude il presidente di Antigone.

Lega critica: "I cittadini chiedono più controlli e sicurezza"

Dopo l'approvazione dell'odg a Milano, la Lega è andata all'attacco. "Mentre Salvini spinge fortemente per il decreto sicurezza bis, che prevede pene più severe per chi aggredisce le forze dell'ordine, la maggioranza che guida Milano approva in Consiglio comunale una mozione che boccia l'utilizzo del taser da parte della polizia locale", ha affermato Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega che ha aggiunto come sia "sempre più evidente che la sinistra sia nemica della sicurezza, quando invece i cittadini chiedono più controlli e più presidi nelle zone maggiormente sensibili alla criminalità e al degrado". L'esponente del partito guidato da Matteo Salvini ha aggiunto di aver avuto modo di confrontarsi con diversi agenti di polizia locale e "utti si sono dimostrati ampiamente favorevoli alla dotazione del taser". "È francamente inaccettabile - dice ancora Sardone - che nella città che viene incoronata capitale del crimine in ogni classifica, l'amministrazione comunale decida di non dotare i vigili della pistola elettrica".

Lo strumento "prezioso per le forze dell'ordine", secondo il ministro dell'Interno, ha debuttato lo scorso 5 settembre in dodici città italiane (Milano, Torino, Genova, Padova, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Caserta, Napoli, Brindisi, Catania e Palermo). Dalla data di inizio della sperimentazione, il taser è stato utilizzato una sessantina di volte: 46 da personale della Polizia di Stato, undici da personale dell'Arma dei Carabinieri, tre da personale della Guardia di Finanza. In 47 casi gli interventi si sono risolti con la semplice estrazione dell'arma o con l'attivazione del "warning arc", mentre nei restanti 13 il soggetto è stato colpito con i dardi.

Come funziona il taser: è un'arma che può uccidere?

Il taser usa l'elettricità per immobilizzare il soggetto colpito, facendone contrarre i muscoli e provocando quindi dolorosi spasmi. Una volta azionato, 'lancia' due piccoli aghi legati da fili elettrici al dispositivo che, a contatto con il soggetto, trasferiscono una scarica ad alta tensione in brevi impulsi. Classificato tra le armi da difesa 'meno che letali', il dissuasore elettrico è stato tuttavia inserito dall'Onu nella lista degli strumenti di tortura, mentre secondo Amnesty International negli Usa l'arma sarebbe responsabile di centinaia di morti. Dotato di una memory card che registra la data, l'ora e il numero dei colpi sparati, ha un raggio d'azione di poco meno di 7 metri e gli aghi sparati non devono penetrare negli abiti per agire. Questo dispositivo è in dotazione alle Forze di polizia in circa 107 Paesi, tra cui Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e in Europa in Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito.

taser pistola elettrica-2

"Vari organismi internazionali – sottolinea Patrizio Gonnella, presidente di Antigone – hanno espresso pareri fortemente contrari all’uso del taser. Come la pratica di polizia ha dimostrato negli Stati Uniti, il taser non ha ridotto l’utilizzo delle armi da fuoco da parte delle forze dell’ordine ma è divenuto invece uno strumento alternativo principalmente alle manette, in particolare per immobilizzare persone in stato di agitazione e principalmente con disturbi psichiatrici". In alcuni Paesi come Usa e in Canada, il taser è utilizzato da quasi 20 anni, e il numero delle morti direttamente o indirettamente correlate a quest’arma ha superato il migliaio. Nel 90% dei casi, le vittime erano disarmate.

Gli effetti letali di un'arma non letale

Gli studi medici a disposizione sono concordi nel ritenere che l’uso delle pistole taser abbia avuto conseguenze mortali su soggetti con disturbi cardiaci o le cui funzioni, nel momento in cui erano stati colpiti, erano compromesse da alcool o droga o, ancora, che erano sotto sforzo, ad esempio al termine di una colluttazione o di una corsa. L'avvertimento di Amnesty è chiaro: "Di fronte a un uso standardizzato delle pistole Taser da parte delle forze di polizia, compresa la polizia locale, rinnoviamo con urgenza le richieste fatte nel 2018 affinché siano adottate tutte le precauzioni e messi a disposizione i necessari studi medici onde scongiurare al massimo gli effetti letali di un’arma non letale".

Anche il taser può uccidere

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Taser, le città che dicono "no" a Salvini: niente pistola elettrica per i vigili

Today è in caricamento