Toninelli: "Autostrade vuole soldi dipendenti per risarcire vittime”
Nuova polemica sollevata dal ministro dei Trasporti nei confronti della società. Che pero' ribatte: “Anche iniziative nobili sono oggetto di strumentalizzazioni fondate su notizie false e tendenziose”
''È incredibile leggere di #Autostrade che chiede ai suoi dipendenti di devolvere parte dello stipendio per risarcire le vittime di #Genova. Scaricare i costi del disastro sui lavoratori è semplicemente ignobile''. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, torna ad attaccare Autostrade per l'Italia. Lo fa su Twitter, allegando il modulo con cui la società avrebbe chiesto ai suoi lavoratori di contribuire al risarcimento delle famiglie della vittime del crollo del ponte Morandi. Ma l'iniziativa, secondo la società, sarebbe partita proprio dagli stessi dipendenti.
Nel “comunicato al personale n° 14”, allegato al messaggio del ministro, si legge: ''Gentili colleghi, coloro che volessero devolvere volontariamente il valore di una o più ore di lavoro a favore delle famiglie delle vittime della tragedia del crollo del ponte Morandi dovranno compilare il modulo di seguito riportato''. Il documento riporta la data del 13 settembre.
È incredibile leggere di #Autostrade che chiede ai suoi dipendenti di devolvere parte dello stipendio per risarcire le vittime di #Genova. Scaricare i costi del disastro sui lavoratori è semplicemente ignobile. pic.twitter.com/q1UBemn00C
— Danilo Toninelli (@DaniloToninelli) September 16, 2018
La data viene confermata anche da Autostrade. Ma il senso dell'iniziativa sarebbe ben diverso da quello “denunciato” da Toninelli: “Autostrade per l'Italia ricorda - come aveva già chiaramente annunciato in un comunicato stampa del 13 settembre - che la raccolta di fondi promossa a favore delle famiglie delle vittime della tragedia del ponte Morandi è un'iniziativa spontanea di alcuni dipendenti, nata dalla loro sensibilità”, si legge in una nota diffusa dalla società.
“Si tratta dunque di un'iniziativa – si legge ancora - che la società ha deciso semplicemente di sostenere e supportare e che si realizza su base esclusivamente volontaria, attraverso la libera ed eventuale decisione di ogni lavoratore della società di devolvere il corrispettivo economico di una o più ore del proprio lavoro”.
Quest'iniziativa, continua Autostrade, “ovviamente non ha e non potrebbe mai avere nulla a che fare né con i contributi per le primissime necessità che la società ha già versato agli abitanti e ai commercianti della Zona Rossa, né con il piano di interventi per Genova dal valore di 500 milioni di euro che è stato annunciato da Autostrade per l'Italia in occasione della conferenza stampa del 18 agosto scorso a Genova. Dispiace molto constatare – conclude la società - come anche iniziative così nobili possano essere oggetto di strumentalizzazioni fondate su notizie false e tendenziose”.
