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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Coronavirus, falso allarme a Napoli: il paziente ricoverato è negativo

Il test effettuato a Roma ha escluso che il 28enne, ricoverato al Cotugno, possa aver contratto il temuto virus

Aggiornamento ore 15 - L'uomo cinese ricoverato all'ospedale Cotugno di Napoli per sospetto coronavirus è risultato negativo ai test. Lo confermano le analisi realizzate dall'Istituto Spallanzani di Roma che aveva fatto scattare le procedure di controllo.

Il sospetto contagio riguardava un uomo di 28 anni, un turista cinese in viaggio di nozze in Italia, originario di Hubei, non lontano dalla città di Wuhan, dove si ritiene sia cominciata la propagazione del virus. Ora si trova ricoverato in isolamento all'ospedale Cotugno, specializzato in malattie infettive, con diagnosi di broncopolmonite e sospetto contagio da coronavirus. Lo scorso 20 gennaio l'uomo è partito con la moglie da Wuhan sbarcando all'aeroporto di Fiumicino, dove i controlli sanitari non avevano evidenziato problemi, per poi raggiungere Napoli, alloggiando in un b&b del centro storico.

Virus cinese, le ultime notizie sul caso sospetto a Napoli

Dopo pochi giorni dal suo arrivo in città, però, ha iniziato ad accusare il malessere: aveva febbre alta e mal di pancia ed è stato ricoverato in un primo momento all'ospedale Pellegrini. Poi è stato trasferito nell’ospedale specializzato per le malattie infettive con un’ambulanza del 118 partita dall’Ospedale del Mare che è stata poi bonificata. La giovane moglie presenta invece sintomi più lievi e desta meno preoccupazioni, ma è stata comunque trattenuta a scopo precauzionale. Con loro viaggia un'altra coppia cinese, identificata dall'Asl e sottoposta alle misure di prevenzione dall'Asl.

Il tampone effettuato sul 28enne ha dato finora esito negativo a virus conosciuti e visto che il Cotugno non ha ancora il kit per l'identificazione del coronavirus, per eseguire correttamente il protocollo ministeriale il campione è stato inviato allo Spallanzani di Roma. In giornata, dunque, si attendono i risultati.

Coronavirus, la Regione Campania: "Niente allarmismi"

Si è intanto svolta a Palazzo Santa Lucia una riunione con tutti i direttori generali delle Asl e delle Aziende ospedaliere della Campania in stretto raccordo con il Ministero della Salute. Dalla riunione, convocata dal Presidente campano Vincenzo De Luca, è emersa la necessità di invitare i cittadini ad evitare allarmismi e "ad attenersi alle sole informazioni che saranno fornite dal livello regionale con continuità, per evitare la diffusione di notizie prive di fondamento". Dalla riunione è emersa innanzitutto una prima necessità: evitare di confondere ogni sintomo con la presenza conclamata del coronavirus. La fotografia della situazione in Campania ad oggi è la seguente, spiegano dalla Regione: delle tre persone ricoverate al Cotugno, due non risultano contagiate; per la terza vi è un accertamento in corso che si concluderà nella giornata di oggi. Si chiarisce che la presenza del virus richiede tutta una serie di condizioni, tra cui la provenienza dall'area cinese interessata a cui si uniscono sintomi gravi.

"Per dare serenità ai nostri concittadini, si comunica che è stata costituita una task force coordinata dal Cotugno, che rimane l'ospedale di riferimento per casi rilevanti e non banali. In ogni Asl e negli ospedali sono attive strutture in grado di verificare le condizioni reali del paziente. Si invita la popolazione a incrementare le vaccinazioni antinfluenzali soprattutto in questo periodo in cui si rischia di determinare un allarme ingiustificato con affluenza immotivata e inutile nei Pronto Soccorso. Ogni informazione sarà canalizzata a livello regionale e si invitano i cittadini ad attenersi a queste sole informazioni, d'intesa e in stretta collaborazione con il Ministero della Salute", si legge in una nota della Regione Campania.

Virus Cina, sale il bilancio delle vittime

E intanto sale il bilancio delle vittime da coronavirus di Wuhan. Stando agli ultimi dati diffusi dalla Commissione sanitaria nazionale di Pechino, i morti sono 131 e i casi di contagio 5.974 a livello nazionale e 3.554 nella sola provincia di Hubei, dove martedì sono stati confermati 840 nuovi contagi. In conseguenza della diffusione del nuovo virus, la British Airways ha sospeso tutti i voli diretti per la Cina continentale: la compagnia ha anche sospeso le prenotazioni sul suo sito fino a marzo, a seguito delle disposizioni del Foreign Office che ha messo in guardia contro i viaggi esortando a limitarsi "ai soli viaggi essenziali".

E, sempre in risposta alla diffusione del coronavirus, gli stabilimenti di produzione della Toyota in Cina rimarranno chiusi fino al 9 febbraio, secondo quanto ha annunciato la casa automobilistica giapponese. Anche Starbucks prende provvedimenti: la catena statunitense di coffee shop ha chiuso "più della metà" dei suoi 4.300 negozi in Cina a seguito dell'epidemia e ha avvertito che la situazione del gigante asiatico avrà un impatto sui conti annuali, anche se ha espresso la sua fiducia che ogni potenziale effetto sia "temporaneo". 

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